di Franco Pedatella
Il
brano è stato ispirato dalle notizie relative a fatti di corruzione che hanno
coinvolto la Giunta Regionale della Lombardia ed il suo presidente, Roberto
Formigoni.
O
Milanesi, Milanesi miei,
che
contro il Barbarossa siete accorsi
e
in fitta schiera in tanti vi stringeste
intorno
ad Alberto da Giussano,
ma
quello vero, cui ‘l Comun fu a cuore;
che
nelle vie levaste barricate
per
cinque giorni all’Austro invasore
e
al mio paese, Aiello di Calabria,
pronti
accorreste quando il terremoto
le
poderose dalle fondamenta
mura
divelse e il pianto a madri e spose
d’occhi
strappò in risposta ai lamenti
che
uscivano pietosi da macerie;
non
più scegliete a governare il regno
chi
come il Nazareno si presenta
in
motti e gesti ma il pensier gli vola
a
dispendiosi viaggi alle Maldive
al
pari di un comune vacanziero
o
villeggiante che la voglia prende
di
festeggiar, malgrado tutto intorno
cresca
chi astretto è a tendere la mano
ed
ei no ‘l guarda, d’altro attratto e intento
al
godimento pronto del momento,
che
ignora chi n’è privo ed ha bisogno!
Così
non fece mai il Nazareno,
che
accorse dove si chiedéa di lui,
ovunque
per portare il suo soccorso.
Perciò
vogliate eleggere in futuro
a
governar la vostra bella terra
chi
veste il saio e il piè gli punge il rovo
e
del dolor che prova non si cura,
Cleto,
19 aprile 2012
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