di Gaetanina Sicari Ruffo
È stata inaugurata il 24 febbraio e resterà aperta fino alla fine di marzo l'interessante mostra di dipinti, sculture ed altri reperti delle collezioni private dei Carafa Jacobini e dei Ruffo di Calabria, in occasione dell'anniversario dell'Unità d'Italia. Il catalogo è stato curato da Gangemi editore. Il legame che identifica il momento storico della nascita dello stato italiano è visto da un'angolatura un po’ diversa da quella tradizionale. S'impernia infatti sulle figure della dinastia dei Borbone, di Pio IX, avversari del liberatore Garibaldi che viene rappresentato in una grande tela del pittore Induno, dopo il ferimento in Aspromonte e in un lavoro altrettanto emblematico di Cefaly e in rari ritratti di altri artisti. Si può dire che si son volute così rappresentare le linee negative dell'epopea risorgimentale o meglio quel fondo chiaroscurale che costituisce il sostrato della storia italiana ottocentesca al di fuori dell'epica trionfalistica risorgimentale su cui poi s'innestò.
Nelle sale del Castello di Scilla oltre i dipinti, compresi quelli di alcuni esponenti del casato Ruffo, si offrono alla vista del visitatore sculture raffiguranti busti di regnanti dell'epoca, preziosi documenti di cancelleria, lettere personali, reperti, oggetti appartenuti ai protagonisti. A Pio IX specialmente è riservato tutto un ambiente di studio, perché, come si sa, ha rappresentato il mancato consenso all'unificazione ed ha generato la controversia che poi ne è seguita per Roma capitale d'Italia.
La suggestione della mostra sta proprio nell'ombra di questo contrasto che rivela la non facile azione della diplomazia dei vari stati per cercare una soluzione, la radicalizzazione d'una secolare legittimazione pontificia messa drammaticamente a rischio ed infine l'azione di disturbo degli oppositori delle campagne di Garibaldi. E' stato un miracolo che da questi ingredienti eterogenei sia sorto lo stato italiano, per chi lo considera un fatto corretto, un'avventura rischiosa per chi ancora lo mette in discussione. Per gli uni e per gli altri sicuramente rappresenta un evento ormai scontato che ha avuto ed avrà ancora il suo peso nel configurare la realtà europea.
Commenti
Posta un commento