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Agorà. Un film su Ipazia, "vittima del fanatismo religioso e martire laica del pensiero scientifico"

di Gaetanina Sicari Ruffo
E' un film dal forte impatto emotivo che uscirà nei prossimi giorni nelle sale, dal 23 di questo mese, distribuito dalla Mikado di cui esiste il sito su internet (www.mikado.it) per possibili approfondimenti.
E' girato dal regista spagnolo Alejandro Amenabar. Innanzi tutto il soggetto: è la storia di Ipazia, personaggio della storia bizantina in quel d'Alessandria, direttrice della grande biblioteca che lei voleva impedire fosse bruciata dalla folla inferocita di neoconvertiti al cristianesimo dopo l'editto di Costantino. Se la presero invece con lei, anche su occulte istigazioni, perché era donna colta, filosofa, astronoma nel tentativo di cancellare la vecchia cultura pagana e affondare nel sangue e nella distruzione quanto pure di buono essa aveva creato. Profanarono il suo corpo, la uccisero e la fecero a pezzi con atroce barbarie. Un esempio d'intolleranza religiosa e civile, simile a numerosi fatti analoghi del nostro tempo.
Pure per questo accostamento il film ripropone la storia di cui numerosi echi esistono nelle letterature e nei trattati, basti pensare in Italia ad Italo Calvino (Città invisibili), Mario Luzi, e più recentemente Luciano Canfora, Silvia Ronchey, per non parlare poi degli enciclopedisti francesi (Diderot, Condorcet) fino alla Yourcenar (Memorie di Adriano) ed al poeta greco Costantino Kavafis, per dire solo alcuni.
Parti del film sono state date in anteprima in tre città: Roma, Milano,Genova. Ho assistito alla presentazione di Roma il 14 aprile, nella sede dell'Enciclopedia italiana, durante un convegno a cui partecipavano eccellenti studiosi . E' arrivato un tale concorso di pubblico che la sala non ha potuto contenere tutti, per cui molti sono rimasti in piedi. Questo dimostra l'interesse suscitato ed anche la novità della distribuzione non con i soliti metodi pubblicitari, ma con sagge conversazioni di studiosi. Inutile dire che il suo successo sarà assicurato per la sapiente regia, per la bravura della protagonista, l'attrice Rachel Weisz, e per il consenso già ottenuto in Spagna (ben 8 premi Goya) ed a Cannes nel 2009 ed a Toronto.
Il Video dell'iniziativa nella sede dell'Enciclopedia italiana a Roma


Altri video dell'incontro su Ipazia
sul canale Youtube della Treccani

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