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Toghe rosso sangue in tour nel Nord non berlusconizzato

Fonte: Gruppo Facebook "TOGHE ROSSO SANGUE: PER NON DIMENTICARE"

Di ritorno dal Nord.
Per la prima volta ho presentato il libro fuori da Basilicata,Calabria e Campania. Quattro incontri spalmati su cinque giorni. Un ritorno all’on the road, anche se più comodo della gioventù.
Parto da Torino. L’occasione è stata propiziata dal bel elzeviro di Luigi La Spina che a “Toghe rosso sangue” ha dedicato un elzeviro di alto profilo riflettendo su come è cambiata la percezione dei magistrati in Italia nel Paese. Maurizio Laudi, procuratore della Repubblica di Asti e segretario generale di Magistratura Indipendente lo ha letto ed ha pensato di organizzare attorno quella riflessione un convegno di altissimo livello nell’aula magna del Palazzo di Giustizia torinese dando il tema “I giudici nell’Italia di oggi. La difficile ricerca di una nuova identità”. Ha gentilmente invitato anche me, riuscendo finanche a far arrivare un tavolino di una libreria per vendere i volumi. Per fortuna esiste ancora l’opinione pubblica. Uno scrive un libro (io), un editorialista ne scrive (La Spina), un’associazione di categoria (Magistratura indipendente) ne organizza un momento di riflessione pubblica. Per me è l’ennesima verifica sul campo come questa corrente di magistrati oggi con la moderazione che la contraddistingue sia una delle parti da seguire con attenzione su questi delicati temi.
Con puntualità torinese trovo in un’aula enorme di un Palazzo di Giustizia che sprizza efficienza in ogni angolo i relatori. Oltre a La Spina e Laudi ci sono il giovane giudice di Asti, Riccardo Crucioli e due autorità del mondo forense torinese e italiano: il procuratore generale Marcello Maddalena e il presidente dell’Ordine degli avvocati torinesi, Mauro Ronco. Modera Vera Schiavazzi firma de luxe di Repubblica e frequentatrice di Norberto Bobbio.
La Spina introduce da par suo. Il giovane Crucioli s’indigna e si appassiona con un intervento tutto cuore contro le analisi del giornalista. In molto lo scambiamo per un pm e invece è un giudicante che raccoglierà plausi per la passione che trasmette. Passa anche Vietti dell’Udc per un intervento fuori programma. Io parlo di Caccia nel Palazzo a lui dedicato e della sua azione di magistrato terzo e integerrimo. Aggiungo riflessioni sul dibattito. Maddalena mi esprime il suo apprezzamento per il libro. Ha sfogliato il libro nelle parti che lo riguardano ed è rimasto impressionato per la conoscenza dei dettagli che lui ha vissuto in prima persona. Anche Ronco mi confida il suo apprezzamento personale. Riconosco ad Unicost di essere corrente permanete indipendente e cito pubblicamente il fatto che Magistratura democratica non abbia voluto organizzare manifestazioni legato al libro perché i magistrati uccisi “vengono sfruttato da certi colleghi”.
Una bella mattinata. Vado al salone del libro e il capo della Newton mi esprime gratitudine e mi annuncia la terza ristampa chiedendomi lumi sulla prossima pubblicazione. Il salone è molto partecipato. Di Pietro raccoglie consensi anche da queste parti. La città è assediata anche dal contro G8 universitario, Gay pride e tute blu di casa Marchionne. La destra vorrebbe regolare i conti anche nella città della Fiat alle prossime elezioni ma qui non sarà una passeggiata. Merito di Chiamparino e di un modello di ristrutturazione sociale che ha creato anticorpi.
Parto per il Trentino. Mi fermo ad Arco straordinaria cittadina sul lago di Garda. Mi hanno chiamato dei dipietristi molto in gamba. Massimiliano è un giovane attivista di zona. Alle 17 nonostante l’orario insolito per queste parti e il caldo c’è un buon pubblico nell’albergo di Mattia, ragazzo atletico e molto interessato alle nefandezze italiane. Una quindicina di persone erano arrivate il giorno prima confondendo data e orario. Il video dei Mammalucchi commuove. Le persone intervengono e allargano alla politica di oggi. Il Trentino non è berlusconizzato grazie ai soldi dell’autonomia e alla forte identità dei partiti regionali che fanno barriera contro la Lega. C’è un alto spirito pubblico. Lo si respira alla sala regionale di Trento la sera alle 20,30. Alla manifestazione di Italia dei Valori organizzata dall’efficiente Elvira Baguera Feltrami hanno aderito anche il gruppo di Trento attiva di Denise Fasanelli che ho già avuto modo di apprezzare in rete e un gruppo di laici libertari animati dall’avvocato Bondi. Un avvocato socialista che ha abbandonato la politica perché non si ritrova in nessun simbolo nonostante sia molto corteggiato per il consenso che riceve. Il dibattito è di livello. Ricordo l’impegno di Mario Amato da quelle parti. Spuntano suoi colleghi e il genero che vive a Rovereto. Un pm molto bravo, di origine calabrese, molto giovane arringa un ottimo intervento . Si è lasciato un buon segno con la presentazione. Io riparto pensando che in altre parti d’Italia sarebbe difficile, se non impossibile, una manifestazione con gruppi così diversi per costituzione. Dipetristi e laici libertari che discutono con passione politica e civile.
Verso Asti. Città governata dalla destra ma dove ci si oppone con percorsi innovativi. Il Diavolo Rosso è una chiesa sconsacrata bellissima trasformata in luogo di vita e discussione. Da mesi hanno organizzato una due giorni contro la mafia costituendo un gruppo della Società civile. Ci sono professori, aderenti a Libera, poliziotti, sindacalisti Cobas. Trasversalemente uniti per capire. Due serate di discussione serrata. Ma anche apericene innaffiate dall’ottimo vino locale. Scopro una ragazza di Ravenna che è andata a fare la volontaria a Telejato. Ragazzi di Libera che fanno la scorta civile al testimone Pino Masciari che in Calabria neanche sanno chi è. Imprenditore che ha denunciato ndrine e poteri forti rinunciando ad una vita degna di questo nome. Benny Calasanzio e il fratello di Borsellino intervengono con Skype. Il primo ricorda il mio impegno di Calabria Ora e afferma “ora è invece diventato un bollettino di partito”. Sono gruppi di persone che si interessano all’ecomafia di queste parti, al consenso infiltrato, che difendono il territorio e la democrazia e si divertano colvindo l’orto e passeggiando sulle montagne dove i nonni hanno fatto i partigiani. Conosco Michele Cascioli, giovane giornalista preparato che si fa le ossa in un settimanale locale e che da speranze al futuro di questa professione. Un magistrato in pensione che ha condannato Dell’Utri, Tante brave persone della migliore Italia.
Racconto del Sud e dei magistrati uccisi. Riparto anche qui avendo molto allargato la mia comunità dei senza comunità. Ho conosciuto lembi di Nord non ancora berlusconizzati dal consenso televisivo. Il tour prosegue. Prossima tappa Siderno. Giù al Sud dove sicuramente parlerò anche di questo Nord.

Commenti

  1. Evento: Presentazione Toghe rosso sangue a Siderno
    "Il tour continua"
    Cosa: Informational Meeting
    Organizzatore: TOGHE ROSSO SANGUE: PER NON DIMENTICARE
    Inizia: sabato 30 maggio alle ore 18.30
    Termina: sabato 30 maggio alle ore 21.30
    Dove: Libreria Mondadori presso centro commerciale Le Gru

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