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65 anni fa nasceva la Repubblica di Salò

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La Repubblica Sociale Italiana (nata il 23 settembre 1943 col nome di Stato Nazionale Repubblicano, detta impropriamente anche Repubblica di Salò, fu uno Stato fantoccio dell'Europa centro-meridionale fondato da Benito Mussolini nel 1943 dopo che il Regno d'Italia aveva, l'8 settembre di quell'anno, concluso un armistizio con le forze anglo-americane. Venne riconosciuta soltanto dalla Germania - che eserciterà, su di essa, una sorta di invadente protettorato de facto -, dal Giappone e, in genere, dagli Stati componenti dell'Asse Roma-Berlino-Tokyo, oltre che dalla Repubblica di San Marino e dalla Svizzera. Fondamenti ideologico-giuridico-economici della Repubblica Sociale Italiana saranno il fascismo, il socialismo nazionale, il repubblicanesimo, la socializzazione, la cogestione, il corporativismo e l'antisemitismo.
La Repubblica Sociale Italiana non sopravviverà alla seconda guerra mondiale e finirà, simbolicamente, con l'esposizione del cadavere del suo capo e di altri dirigenti del Partito Fascista Repubblicano nel piazzale Loreto di Milano, alla fine di aprile del 1945.
La Repubblica Sociale Italiana, proclamata il 23 settembre 1943, inizialmente estesa fino ai confini settentrionali della Campania, si ritirò sempre più a nord, in concomitanza con l'avanzata degli eserciti angloamericani, ma non comprese mai le province di Trento, Bolzano, Belluno, Friuli e Venezia Giulia, che furono amministrate direttamente dai tedeschi, anche se non annesse formalmente al Terzo Reich.

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