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I 90 anni dalla nascita di Mario Alicata: partigiano e giornalista

FONTE: Wikipedia, l'enciclopedia libera

Mario Alicata (Reggio Calabria, 8 maggio 1918 – Roma, 6 dicembre 1966) è stato un partigiano, giornalista e politico italiano.
Personaggio introverso e dal passato ambiguo, Alicata vive quasi sempre nell'ombra e le poche frammentarie notizie su di lui provengono dalla biografia scritta dall'amico Bruno Zevi e dal libro "I redenti" di Mirella Serri (Ed. Corbaccio, 2005). Giovanissimo oppositore del fascismo, nel 1934 si trasferisce a Roma dove fonda, con alcuni amici liceali, il Circolo Giovanile di Cultura Moderna, scuola antifascista di giornalismo.

L'adesione al comunismo
Il 2 ottobre 1935, giorno in cui Benito Mussolini annuncia l'invasione dell'Etiopia, Alicata si iscrive, clandestinamente, al Partito comunista italiano. Nel frattempo collabora attivamente alla rivista Primato, fondata e voluta da Bottai come vivaio di intellettuali Difensori del Mito imperiale ed antisemiti (http://www.storialibera.it/il_sabato/il_sabato_view.php?id=555, http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=60&id=21185).

L'esperienza della Resistenza
Nel corso della Seconda guerra mondiale Alicata partecipa alla Resistenza partigiana e nel 1942 contribuisce a far uscire clandestinamente nella Capitale L'Unità, di cui diviene direttore per il centro Italia.

Dirigente del PCI
Membro dal 1947 del comitato centrale del PCI, Alicata è uno dei più importanti collaboratori di Palmiro Togliatti, del quale prende le difese durante la polemica con Elio Vittorini.
Direttore nazionale de L'Unita dal 9 marzo del 1962, muore improvvisamente a 48 anni ed il suo posto passa a Maurizio Ferrara, padre di Giuliano.

Vedi anche: www.dsmarioalicata.it/lasezione/marioalicata.html

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