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Goldrake: un’avventura lunga trent’anni

IL PRIMO SUPEREROE ROBOTICO CHE CONQUISTÒ IL CUORE DEI RAGAZZINI DEGLI ANNI ’70/’80

di Luca Latella (FONTE: Il Quotidiano del 5 aprile ’08, pag. 57)

E' UN MUST inconfondibile, un eroe, anzi, l'eroe per eccellenza nelle reminiscenze giovanili. Sentimental-romantico per i quarantenni che sono cresciuti con lui. Il 4 aprile del 1978, alle 18,45, entrava per la prima volta nelle nostre case attraverso la “rete due” com'era definita allora Rai due. Una delle “signorine buonasera” di quel tempo annunciò: «Va ora in onda il cartone animato per ragazzi Atlas Ufo Robot». Era la prima di una lunga serie robotica del Sol Levante, gli albori dei cartoni giapponesi, dei manga diremmo oggi. Solo dopo giunsero Mazinga Zeta e il Grande Mazinga. Ma mai e poi mai avremmo potuto immaginare che Actarus e il suo Goldrake sarebbero entrati, nel vero senso della parola, nella vita di tutti i giorni di quegli anni, e nelle “tradizioni” dei trentenni. Tanto che non è difficile trovarne uno che non abbia la sigla come suoneria del cellulare. Actarus è entrato nel cuore di tutti perché è il capostipite, l'essenza del bene contro il male, della vittoria dei buoni contro i cattivi. Romanticamente innamorato dell'umanità, Goldrake ed il suo “pilota” Actarus, la salvavano dai cattivi mostri di Vega. Per gli italiani, insomma, il robot giapponese ieri ha compiuto trent'anni. Ma le sue origini si legano all'ottobre di qualche anno prima, del 1973. Potremmo dunque dire che Goldrake ha 35 anni, “partorito” dalla mente dell'autore Go Nagai, creatore fra l'altro anche dei due Mazinga.

PERSONAGGI E TRAMA. Il protagonista della serie è il principe Duke Fleed, fuggito dopo una disperata resistenza a bordo di Goldrake, l'avanzatissimo robot da battaglia, dalla sua stella natale Fleed in seguito all'attacco delle truppe del feroce Re Vega. Le Forze di Vega infatti attaccano qualunque pianeta invadendolo ed annettendolo al loro impero. Giunto sulla Terra, Duke, viene trovato morente dal dottor Procton, direttore dell'Istituto di ricerche spaziali, che lo prende con sé e lo nasconde sotto le mentite spoglie di Actarus, facendolo passare per il proprio figlio di ritorno da un lungo viaggio. Anche il Goldrake con il suo disco spaziale viene nascosto all'interno dell'Istituto, nei cui sotterranei viene costruito un enorme hangar. Anni dopo, anche le truppe di Vega giungono vicino alla Terra e, sotto la guida del comandante Hydargos e del feroce generale Gandal, ambiguo personaggio metà maschile e metà femminile, stabiliscono una base sulla Luna. Actarus si troverà costretto ad utilizzare Goldrake per difendere il suo pianeta adottivo. Ad aiutarlo c'è il giovane Alcor che pilota un disco di sua progettazione e che non è però all'altezza di competere con le armi del nemico. I due oppongono una agguerrita resistenza, anche se a malapena riescono a tener testa ai continui assalti degli invasori di Vega. Tra gli altri personaggi, ricordiamo la sorella di Actarus, Maria di cui Alcor è innamorato. C'era poi Venusia, che divenne anche lei a sua volta pilota del Delfino, l'appendice che Goldrake utilizzava (nelle edizioni successive) in acqua, e suo padre Rigel.

ARMI E SCHEDA TECNICA. Mitica l'alabarda spaziale: i magli perforanti erano fra le dotazioni, quelle con maggior efficacia. E poi i disintegratori paralleli, il raggio antigravità, i boomerang elettronici, l'uncino e il tuono spaziali. Ma non tutti sanno, forse, che Goldrake è alto 30 metri, pesa 280 tonnellate, ha una potenza di un milione e ottocentomila cavalli, passeggia a 75 km l'ora e corre a 700 km l'ora. In acqua va a 45 nodi e riesce a compiere salti alti mille metri. Il disco che Goldrake usa per volare ha un diametro di 34 metri, pesa 150 tonnellate, va a mach 9 nell'atmosfera. Tra gli armamenti del disco ci sono le famigerate lame rotanti, la pioggia di fuoco e i missili perforanti.

SOUNDTRACK. Inconfondibili ed indimenticabili le sigle iniziali e le musiche d'accompagnamento durante un combattimento, o con Actarus e Venusia a guardar le stelle. Non potremo mai dimenticare «vaaa distruggi il male vaaaa – alabarda spaziale - va...» oppure «si trasforma in un raggio missile col circuito di mille valvole... ».

Buon compleanno italiano, Goldrake.

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