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GALASSIA GUTENBERG 2

Diario di bordo

GALASSIA GUTENBERG 2008

I bottegai “persi” in dotti colloqui

LEGGIAMO qui di seguito la seconda puntata del “Diario di bordo” della Fiera “Galassia Gutengerg” di Napoli redatto da Bottega Editoriale.

SÌ. È vero. Ci siamo un po’ montati la testa. Ma vorremmo vedere voi dopo due giornata passate a chiacchierare con Stefano Rodotà, Gianni Vattimo, Mauro Giancaspro, Paolo Jedlowski, Rosa Russo Jervolino, Renate Siebert e Alex Zanotelli.

Vabbé, vabbé. Non è che tutti loro hanno passato tutto il loro tempo con noi. Però, dalla “chiacchiera” che abbiamo avuto con ciascuno di loro, sono emerse notizie e curiosità mica male... Un esempio? Ve ne offriamo due. Anzi, tre. Crepi l’avarizia! Con Rodotà abbiamo dialogato sul suo difficile rapporto con la Calabria e con i calabresi. Vattimo ci ha invece raccontato degli anni trascorsi, bambino sfollato a Cetraro dalla natìa Torino. E di come, una volta tornato in Piemonte, subì i dileggi dei suoi compagni di gioco a causa del suo acquisito dialetto. Ma il divertimento maggiore è stato quello di vedere la meraviglia del Sindaco di Napoli che ha notato – mica tanto contenta – come lo stand della Regione Calabria fosse posizionato meglio di quello della Campania...

Ma tornando nel vivo della manifestazione, riflettiamo un po’ sulla soddisfazione espressa ieri dal Vicepresidente della Giunta, Domenico Cersosimo, circa il fatto che, grazie alla Regione, gli editori calabresi hanno potuto – gratuitamente – partecipare a “Galassia”. Cosa avrebbe detto oggi se avesse potuto partecipare alla curiosa presentazione del libro sull’antica fabbrica di cellulosa di Serra San Bruno ove – accantonata la cravatta dell’amministratore e reinforcati gli occhiali dell’economista – avrebbe certamente apprezzato l’industriosità dei nostri avi. Comunque non è tutto perduto in quanto il Dirigente regionale Giacinto Gaetano, che assieme a Gilberto Floriani ha curato la presentazione, sarà certamente latore di tali notizie. Chiudiamo con una constatazione, seria ma non troppo, di Margherita Amatruda (una delle stagiste di “Bottega editoriale”). «Voglio diventare editore anch’io. Così potrò esaudire il mio sogno: campare con un lavoro che, più che un lavoro, è una goduria pura».

I Bottegai

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