Passa ai contenuti principali

Post

Centenario della #GrandeGuerra. La storia del maggiore #GiuseppeBelmonte morto sul #Sabotino, il 2 novembre 1915, nella terza battaglia dell’Isonzo

Il maggiore G. Belmonte Il monte Sabotino non è una cima molto alta, è poco più di 6oo metri. Sulla sua cresta passa il confine attuale tra Italia e Slovenia, mentre a valle scorre il fiume Isonzo e poco più in là si estende la città di Gorizia. Nel corso della Grande Guerra , è stato un campo di battaglia sul quale hanno perso la vita tanti italiani e austro-ungarici. Ora è meta di escursionisti, di appassionati di storia e di trincee militari, dichiarato nel 1922 monumento nazionale italiano e sede di un parco transfrontaliero della Pace. Nella terza battaglia dell'Isonzo , il primo e due novembre 1915, i due reggimenti della Brigata Marche muovono all'assalto del Sabotino (che sarà conquistato solo nella sesta battaglia dell’Isonzo il 6 agosto 1916 dalla seconda Armata), ma dall'altra parte del fronte il fuoco nemico è micidiale. Sul campo, secondo i dati che riporta una scheda relativa alla Brigata Marche, resteranno più di 200 morti, 14 ufficiali e oltre 11