Passa ai contenuti principali

Post

#LiberandisDòmini, primo romanzo di Pantaleone Sergi

La copertina del libro, con la chiesetta del S.S. Rosario di Cleto (Cs) Si chiama LiberandisDòmini , invocazione che deriva dal latino “Libera nos domine”, ovvero “Liberaci o S ignore” , ed è il primo romanzo di Pantaleone Sergi, edito per i tipi di Pellegrini, in libreria i principi di aprile prossimo. Senza eccedere in paragoni superlativi, Liberandisdòmini, è un vero e proprio “caso” letterario. a metà strada tra il Gattopardo e Cent’anni di solitudine, infatti, Pantaleone Sergi disegna, attraverso un codice lessicografico colto e intelligibile, un mondo in cui le atmosfere del realismo magico si fondono con le ambientazioni locali creando un universo parallelo insieme lontano e vicino, veritiero e incantato, dove può succedere tutto, ma lo stesso tutto può rivelarsi niente, ignoto al tempo e alle geografie terrestri e come tale destinato a scomparire per sempre. Mambrici è una “Macondo” del Meridione a cavallo tra Otto e novecento. È un paese immobile nel tempo e nello sp

Manganelli e la letteratura

di Carmelina Sicari - Direttrice di Calabria Sconosciuta Che cos'è la letteratura? All'antica domanda di Jean Paul Sartre risponde Giorgio Manganelli in un celebre saggio   La letteratura come menzogna . Ora esso è ripreso come sigla globale interpretativa da Anna Longoni in un saggio sull'intera opera del grande scrittore  Manganelli e la non ne c essità della letteratura edito da Carocci . Diciamo in premessa  che lo stesso tema è stato ripreso da Calasso l'editore dell'Adelphi. L'occasione è il premio Formenton che gli è stato assegnato dopo nientemeno che Borges. Calasso non è solo un editore, è anche un filosofo ed un critico. La letteratura ha funzione di discontinuità emozionale. Per Manganelli essa è mascheramento, copertura, un modo per sfuggire alla caccia del lettore e nello stesso tempo per attirarlo. La Longoni vede nella concezione della  letteratura l'elemento della ricerca stilistica di Manganelli, la sua ammirazione per Nabokov, il gran

V Giornata del dialetto e delle lingue locali 2017

Dal sito Unpli ROMA - L’appuntamento si rinnova e le Pro Loco d’Italia amplificano lo sforzo. Il 17 gennaio saranno centinaia le manifestazioni che si svolgeranno nella penisola in occasione della “Giornata nazionale del dialetto e delle Lingue Locali” istituita dall’Unione delle Pro Loco per salvaguardare le lingue locali.  La quinta edizione dell’iniziativa sarà arricchita da una diretta Facebook (a partire dalle ore 11) nella pagina ufficiale di Unpli (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia). La diretta Facebook sarà aperta dall’intervento del presidente nazionale delle Pro Loco d’Italia, Antonino La Spina, e dall’importante contributo di Cosma Siani docente di lingua inglese presso l'università di Tor Vergata a Roma e studioso dei dialetti. Seguiranno gli interventi di poeti dialettali (come Vincenzo Luciani e Luigi Manzi, Maurizio Rossi ed altri), la proiezione di contributi inviati dalle Pro Loco, la selezione di file audio scelti dall’archivio “Memoria Immateriale” e

Cultura. Riprende l'attività dell'#Icsaic

CATANZARO, 5 GEN 2017 – Riprende l’attività l’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea (Icsaic). Lo comunica il presidente Pantaleone Sergi, al termine di un incontro avuto al Dipartimento della Cultura della Regione. “C’è voluto l’impegno personale e diretto del presidente della Regione Mario Oliverio, che ringrazio a nome dei soci, e negli ultimi giorni sono arrivati atti concreti che ci consentono di guardare al nuovo anno con serenità. Ci scusiamo con studiosi, ricercatori e studenti che in questi sei mesi di inattività non hanno potuto consultare i fondi archivistici custoditi ma dalla prossima settimana saremo di nuovo operativi”. In effetti – secondo quando si legge in una nota – la Regione ha finanziato un progetto dell’istituto che intende valorizzare il proprio patrimonio archivistico per renderlo maggiormente fruibile, anche su internet, alla comunità scientifica, non solo regionale fortemente, interessata alle vicende della Calabri

Il pio Enea

courtesy of Wikipedia di Carmelina Sicari - direttrice di Calabria Sconosciuta  Rifletto con gli occhi stupiti dalla nuova emigrazione su un migrante eccellente, Enea definito pio.  Ma Enea era davvero pio? In un articolo apparso su un quotidiano il 14 maggio si metteva fortemente in dubbio tale caratteristica e si sa che mettere in dubbio la pietas di Enea significa mettere in dubbio quella stessa caratteristica in Virgilio suo autore e maestro di Dante, come dire toccare una pagina importante della letteratura nazionale e mondiale. La prova più provata per Zagrebelsky l'autore dell'articolo è nel duello finale tra Enea e Turno, l'empietà dell'eroe troiano che uccide il nemico prono vinto e che implora pietà.  Ma Enea è pietoso. La sua pietas non è individuale per così dire ma storica e collettiva. Porta in sè un'eredità e ne raccoglie un'altra. L'eredità al tramonto del popolo latino che innesta in quella che i suoi Penati contengono l'eredità

Archeologia. Il comune di Serra d'Aiello (Cs) affida ad una azienda agricola la manutenzione del parco archeologico di Temesa, chiuso oramai da un anno dopo la revoca della gestione al gruppo Alybas

SERRA D'AIELLO Cs – La manutenzione del parco archeologico di Temesa di Cozzo Piano Grande è stata affidata dal comune ad una azienda agricola. La delibera 'immediatamente eseguibile' è della fine di settembre, ma è stata pubblicata all'albo pretorio online solo il 16 dicembre scorso. L'atto di Giunta Comunale, che è presieduta dal sindaco Giovanna Caruso, stabilisce in buona sostanza che come contropartita del comodato gratuito di alcuni terreni all'azienda agricola, questa provveda alla pulitura di quelli che ricadono nel perimetro del parco archeologico, con il taglio dell'erba almeno un paio di volte all'anno. La durata del contratto scadrà il 30 ottobre 2018. A parte la singolare distanza tra la data di adozione della delibera e la sua pubblicazione, c'è una questione di merito di cui sembra non aver tenuto in debito conto l'amministrazione comunale di Serra d'Aiello. E cioè che anche per una semplice operazione come il taglio

Feste natalizie. Qualche consiglio alimentare per non ingrassare

di Saverio Bruni - Biologo Nutrizionista Le festività Natalizie si stanno avvicinando e con loro la paura di ritrovarsi inevitabilmente con qualche chilo di troppo. Per non ingrassare durante le feste di Natale e Capodanno non serve rinunciare a tutte quelle delizie che la tavola di Natale ci propone, ma bisogna solamente avere un po’ di controllo nel concederci tutto, ma con le dovute strategie per non ingrassare. Secondo una ricerca pubblicata su Neuroscience i cibi ultra-calorici, con elevato contenuto in zuccheri aggiunti, presenti abbondantemente sulle nostre tavole durante il periodo natalizio causerebbero malumore e malessere dovuto alla produzione di Brain-Derived Neurotrophic Factor o BDNF, una sostanza coinvolta nei processi di memoria che sembra proteggere dalla depressione. Inoltre l’eccesso in zuccheri favorisce diabete, obesità e problemi cardiovascolari.

Incontriamoci 2016. La XIII edizione organizzata da ilfilorosso per il trentennale a Rogliano e Cosenza, dal 12 al 14 dicembre

Info qui.

In morte di Fidel Castro

di Franco Pedatella L’ultimo Ettorre della patria bella, di quella bella patria ch’era il mondo, estremo difensor del socialismo, orfani ci lascia dell’autore del gran disegno che un mondo vuole d’uomini fatto liberi ed uguali. Il nome mantenéa di Comandante, ma della causa umil combattente era e servitore della gente, cui tutto avéa donato, vita e scienza. Donato avéa la patria socialista ad umili operai e contadini, a medici, studiosi e dirigenti, cacciando via superbi sfruttatori d’ogni risorsa e delle braccia umane. Qual Davide novél con picciol fionda si oppose e resistette al soffocante abbraccio di Golia terrificante, che nelle forme nuove dell’embargo, con armi in pugno, a passo guerreggiante, con la brutale forza del denaro che gli animi corrompe e i corpi compra, invaderne volea le idee e i campi, del socialismo cancellar le tracce. Raúl, un fiore metti sulla tomba e di’ ch’è il fior dei popo

Monongah, tragedia dell'emigrazione italiana. Vi perirono anche tre minatori di Lago (Cs)

TRA le centinaia di minatori morti a Monongah, West Virginia, il 6 dicembre 1907, ci sono una quarantina di calabresi. Secondo le cifre ufficiali dell’epoca, le vittime totali della sciagura sono 361, di cui 171 italiani. In seguito, si viene a sapere che probabilmente i morti si avvicinano a mille (ma la cifra è controversa e per i necessari approfondimenti vi rimandiamo alle ricerche del prof. Tropea), la metà di origine italiana, provenienti da Abruzzo, Molise, Campania e appunto Calabria. I paesi da cui sono emigrati, ricordati in occasione del centenario, nel 2007, sono Caccuri, San Giovanni in Fiore, Carfizzi, Falerna, Guardia Piemontese, Strongoli, Castrovillari, Gioiosa Ionica, San Nicola dell'Alto. Da quache settimana, anche Lago, paesino in provincia di Cosenza, è incluso nell'elenco. Quel venerdì 6 dicembre, nella miniera della città del West Virginia interessata da una serie di forti esplosioni, muoiono anche tre emigrati di Lago. Un tributo di sangue che si va ad a