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#Tramvia o #Tranvia?

A #Cosenza è l'argomento preferito di questi giorni. Si discute se la metro leggera tra la città dei Bruzi, Rende e l'Università della Calabria sia utile o no, se debba passare da Viale Parco oppure no, o se debba invece utilizzare le rotaie che già esistono, se l'impatto ambientale sia forte, o invece no, se i costi di gestione, dopo la sua realizzazione (160 milioni di euro), siano sostenibili. Tanti interrogativi.  Tra questi, dopo la denominazione del progetto in # MetroTramvia , qualcuno sul web - in questo periodo #petaloso per la #AccademiadellaCrusca - si è chiesto quale fosse la parola corretta per indicare il mezzo di trasporto. Ecco quello che scriveva il Nostro (nel senso di calabrese) #CostantinoArlìa nella terza edizione del #Lessico dell'Infima e corrotta italianità (Editore Carrara, Milano, 1890).

Antonino Anile, medico, politico e poeta calabrese

di Gaetanina Sicari Ruffo - vice direttrice di Calabria Sconosciuta La sua esistenza è quanto meno singolare. Fu medico e poeta calabrese, nato a Pizzo Calabro nel 1869 e morto nel '43. Visse negli anni di Luigi Sturzo e, nelle fila del Partito Popolare, fu eletto Sottosegretario al governo di Ivanoe Bonomi nel 1921 e fu Ministro della Pubblica Istruzione nei due ministeri Facta, nel 1922 (cfr. Portale storico della Camera dei deputati, legislazioni XXV, XXVI, XXVII). Si ritirò dalla politica con l'avvento del fascismo e dopo la marcia su Roma, il 28 ottobre del '22. Condusse vita privata senza tanto rumore, a Raiano d'Aquila, dopo aver firmato il manifesto degli intellettuali antifascisti, dedicandosi ai suoi studi scientifici (era medico anatomista), ed alla poesia. Vi immaginate come sarebbe stato se avesse fatto una scelta diversa? Forse avremmo avuto un eroe in più come Antonio Gramsci, o un profugo, o un esule martoriato e dannato. Amava egli la solitudin