Passa ai contenuti principali

Post

Ferrovia Silana. Lettera al Ministro Franceschini per il "ripristino in chiave turistica della ferrovia a scartamento ridotto tra Camigliatello e San Giovanni in Fiore"

Leggi di più sul sito dell'Associazione Ferrovie in Calabria Leggi anche: 03 dicembre 2015 Viaggio nel tempo col trenino a vapore sulle strade ferrate della Presila

Adorazione dei Magi

Adorazione dei Magi (#CoriglianoCalabro) #RaffaeleAloisio pittore XIX sec. #AielloCalabro

In morte di un ufficiale

Cataldi Giuseppe Italo Tripoli Pastorelli. il primo calabrese morto nella spedizione in Etiopia del 1935 . di Vincenzo Davoli * Il porto di Massaua Nel 2015 sono stati ricordati vari anniversari di eventi storici di rilevanza mondiale, tra cui: - il 70° anniversario della conclusione della 2ª guerra mondiale; -il centenario dell’entrata dell’Italia nella 1ª guerra mondiale – 24 maggio 1915; -il bicentenario della definitiva disfatta di Napoleone a Waterloo (giugno 1815). Rispetto ai tali eventi è stato dimenticato l’ 80° anniversario dell’inizio (3 ottobre 1935)  del conflitto armato che portò l’Italia a conquistare l’impero d’Etiopia . Nondimeno, ad ottanta anni dalla morte, vogliamo ricordare un giovane Ufficiale cosentino, che, quantunque sia deceduto quattro mesi prima dell’inizio delle ostilità, venne ufficialmente annoverato tra i primi italiani Caduti per la fondazione dell’impero. Il suo nome, indicato in forma abbreviata, era Giuseppe Italo Cataldi, nato a Torano

L'eterna follia ne l'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto

di Carmelina Sicari Cinquecento anni dall'apparizione del Furioso (prima edizione 22 aprile 1516), il poema non solo della modernità ma della condizione globale dell'uomo apparso prodigiosamente nel cuore dell'umanesimo a proclamare la fallacia della speranza umana. Speranza di che? Di immortalità, di centralità, di grandezza. Ecco l'eroe che aveva percorso la poesia cavalleresca, le canzoni di gesta, l'intera Europa, con il suo coraggio, con il valore, eccolo divenuto pazzo. Era l'eroe centrale, lo ricordiamo anche dell'Aspromonte. Ecco che Orlando si aggira nudo, barbuto, senza senno per metà del poema. Ricordo lo stupore ed anche lo sconcerto che il bravissimo docente di Italiano al liceo ci comunicava alla lettura degli episodi della follia. Perché renderlo pazzo ed Ariosto che voleva dire? Proprio lo sconcerto del mio amato professore mi obbligò quasi ad occuparmi della faccenda. Il paradosso era evidente. Ariosto che aveva seguito per il suo po

“Alle soglie dell’ultimo giorno”, continua il tour calabrese del romanzo di Sergio Ruggiero

Leggi anche: http://brunopino.blogspot.it/2015/11/alle-soglie-dellultimo-giorno-romanzo.html

Voce Arcana

Poesia di Gae Sicari Ruffo Giunge velata una voce arcana da regni remoti intramezzata da silenzi nell'animo assorto e rapito da struggente richiamo. Un oblio percorre l'ora sopita e un'arpa tra cielo e terra sembra echeggiare un messaggio. Che importa sapere chi fui, chi sono nell'ora presente? Un palpito eterno di vita mi rende felice.

In margine ad un convegno letterario. Letteratura e morte

di Carmelina Sicari Che degli animali divengano simboli non onirici ma filosofici è abbastanza inconsueto. Ma a considerare il rapporto tra letteratura e morte, esso si offre con grande evidenza. Al Festival delle letterature di Mantova , Philippe Forest ha portato un contributo particolarmente importante ed attuale. Come si sa, lo scrittore francese ha cominciato a occuparsi di letteratura a livello scientifico, è infatti docente di letteratura a Nantes, dalla morte della sua bambina. Il suo primo romanzo “ T utti i bambini tranne uno ” discorreva appunto dell'evento tragico della morte della bimba. Non si trattava però di una consolatoria, quanto proprio della nascita della letteratura e soprattutto del suo significato e dei suoi fini quali potrebbero oggi essere letti ed analizzati. La letteratura nei confronti della morte, con cui ha un rapporto strettissimo, ha un atteggiamento interpretativo non solo di consolazione, ma anche di evocazione, di rimozione. Occorre re