di Carmelina Sicari Che si abbia bisogno per parlare dei problemi della lingua in una settimana a lei espressamente dedicata, è abbastanza inconsueto se non paradossale. Sta di fatto che siamo nel cuore della settimana dedicata alla lingua e nessuno ricorda il contributo che il Sud ha dato alla sua formazione e questo è altrettanto singolare. Che tutti abbiano perso la memoria? E che le università del Sud non compiano più il loro dovere tutte prese dai problemi della globalizzazione? Quest'ultima ipotesi è abbastanza attendibile dato che in un recente articolo si ricordava il gran numero, esorbitante per non dire osceno, di parole inglesi di cui si fa uso quotidiano. Più che una moda è divenuto un'ossessione, non solo una tendenza tanto che i conduttori più avveduti delle rubriche televisive, stavo per dire i talk show, sono obbligati a tradurre. E dire che la nostra lingua è davvero ricca, ricca di sinonimi, con gamme di colori e di musicalità davvero straordinarie.