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Calabresi illustri. Oggi, 18 febbraio 2015, ricorre il centenario della morte di #CostantinoArlìa

Cento anni fa, il 18 febbraio 1915, a Firenze, all'età di 86 anni, moriva Costantino Arlìa, illustre filologo calabrese. Era stato magistrato e poi funzionario del Ministero di Grazia e Giustizia. Ma aveva dedicato gran parte della sua vita allo studio della lingua italiana. Una passione forte ed una competenza filologica e lessicografica, che lo avevano portato a diventare accademico della Crusca. Nato ad Aiello Calabro (Cs) nell'agosto 1828, si forma al seminario di Tropea. Dopo un periodo da autodidatta, prosegue gli studi a Napoli dove si laurea in giurisprudenza. Iniziata nel 1861 la carriera in magistratura come Procuratore del Re presso il Tribunale di Ivrea, passa come funzionario al Ministero di Grazia e Giustizia, prima a Torino, e poi a Roma. Dimessosi per motivi di salute dall’incarico ministeriale, si trasferisce agli inizi del 1891, a Firenze, dove trascorre la parte finale della vita, insieme alla moglie. Di lui si parla nell'Enciclopedia Italiana Tr

Papini e Misefari. Interventismo e pacifismo nella grande guerra

Carmelina Sicari Due espressioni compiute dell'interventismo e del pacifismo nella prima guerra mondiale, due figure emblematiche ed affascinanti. L'uno, Giovanni Papini che adottò per i suoi pamphlets lo pseudonimo di Gianfalco o Gian Falco, l'altro, Bruno Misefari originario della Calabria che fu esule a lungo.  Quanto l'Oriente è lontano dall'Occidente, così può sembrare lontana la Calabria da Firenze dove nel seno delle riviste fiorentine Lacerba, Leonardo, La voce, svolse la sua opera, Gianfalco.  Eppure entrambi sono testimoni e raggrumano una tradizione opposta, la rappresentano al più alto grado.  Gianfalco, quella bellica, dell'intervento ad ogni costo che egli condusse a partire dal 1914 su Lacerba e Bruno Misefari, quella anarchica di rifiuto totale della guerra. Entrambi però sono europei, nel senso più alto e ampio del termine. La tradizione anarchica è di per sé internazionale ma Gianfalco guarda all'Europa con un'intensità inaudit

#CalabriaVintage, una selezione di #ig_calabria

I G _C A L A B R I A V I N T A G E - 16 Febbraio 2015 C A L A B R I A V I N T A G E P H O T O | 🔸@setteetrenta 🔹@annadieni76 🔸@officialmovento 🔹@brunopino66 F R O M | 🔸Ciró Marina (KR) 🔹Gerace (RC) 🔸Roccella Jonica (RC) 🔹Cosenza A D M I N | @rosas_74 S E L E C T E D | team @ig_calabria F E A U T U R E D T A G | #IG_CALABRIA #CALABRIA M A I L | igworldclub@gmail.com S O C I A L | Facebook • Twitter M E M B E R S | @igworldclub_officialaccount C O U N T R Y R E Q U I R E D | If you want to join us and open an igworldclub account of your country or city, please write us or go to www.igworldclub.it F O L L O W S U S | @igworldclub @ig_calabria ————————————————– Una foto pubblicata da ! IG ⊕ CALABRIA ® (@ig_calabria) in data: 16 Feb 2015 alle ore 02:15 PST

All'Expò di Milano, la torta più grande del mondo. Che parla anche calabrese

SARà la torta scolpita più grande del mondo. Un mega dolce a forma di stivale, per raccontare un po' tutta Italia, la sua cultura, i suoi monumenti più importanti, e le caratteristiche agroalimentari, regione per regione. Una sfida, ideata dall'associazione nazionale Cake Designers Italia, che peraltro ha appena ottenuto il patrocinio di Expò, per tentare di battere l'attuale primato detenuto da una torta di 120 metri quadri realizzata in Inghilterra. L'appuntamento è per il prossimo 15 ottobre nella città meneghina. La macchina organizzativa è già in movimento, e avrà la prova generale già tra qualche settimana al Cake design festival, a Milano dal 27 al 29 marzo prossimi, uno degli eventi di lancio di Expo 2015. Per la Calabria, due le squadre, provenienti da diverse località della regione. Le artiste che si cimenteranno in questa dolce prova si chiamano Emanuela Rossi, Floriana Crucitti, Mariangela Zaccaro, Alessia Saporito, Anna Alecce, Filomena Tucci, Matild

La vocazione del Sud

Parte terza di Carmelina Sicari Ora che si è consumata l'ennesima offesa al popolo meridionale, quella di essere la matrice, l'origine del male che ha infettato l'Italia intera, ora forse è possibile una più seria riflessione sul suo ruolo e sulla sua identità. Il sud è apparso sempre o almeno è stato presentato come un problema dalla formazione dell'unità di Italia in poi. La storia non si fa con i se, ma se Garibaldi fosse riuscito nell'intento di unire l'Italia a partire dal Sud, certo tutto sarebbe stato diverso. Il celebre obbedisco di Garibaldi ha marcato la linea di confine e quella di un'ombra perenne. Zitara ha intitolato un suo celebre saggio Nascita di una colonia, riferendosi al Sud appunto e Nino Bixio intese ratificare questo giudizio con una feroce repressione dei cosiddetti briganti, i ribelli che non intendevano in alcun modo integrarsi in uno stato piemontizzato, subire la coscrizione, allontanarsi dai campi, lasciar morire di fam