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La visita della commissione valutatrice al Centro trasfusionale dell'ospedale di Cosenza

di Francesca Canino Si è conclusa dopo due giorni di lavoro la visita della commissione valutatrice al Centro trasfusionale dell'ospedale di Cosenza. Gli esperti, provenienti in parte dal Centro nazionale sangue e in parte  dalla Regione, sono stati incaricati di verificare se negli ultimi mesi l'Azienda ospedaliera bruzia ha risolto le oltre 60 criticità riscontrate in una precedente ispezione.  Nell'ottobre del 2012, infatti, un pool di ispettori ministeriali evidenziò all'interno del Centro scarse condizioni igieniche, che i medici avevano già denunciato scrivendo tre lettere alla Direzione aziendale e gravi problemi di ordine strutturale, come emerse da un'ispezione condotta dal sub commissario Pezzi. In particolare si pose l'attenzione sui banchi di lavoro del Centro, formati da mattonelle e non da superficie liscia come previsto dai protocolli sanitari. Gli ispettori romani rilevarono 65 irregolarità, 17 delle quali indicate come gravi. All'Az

Appello urgente per incrementare le donazioni di sangue all'ospedale di Cosenza

All'ospedale di Cosenza scarseggia il sangue. Poche le sacche a disposizione di una vasta utenza, tra cui i talassemici che necessitano di trasfusioni ogni 15/20 giorni. E poi le emergenze (hanno la priorità) che non mancano mai. Durante la bella stagione i donatori di sangue diminuiscono vertiginosamente, anche se nelle altre stagioni non si registrano, tuttavia, un gran numero di donazioni. Eppure ci sono categorie di persone che vivono grazie alla generosità dei donatori, ma nei giorni scorsi le sacche di sangue a disposizione erano talmente scarse che alcuni talassemici hanno rischiato di tornare a casa senza trasfusione. Un grosso problema, non solo per chi deve ricevere periodicamente il sangue, ma anche per chi malauguratamente è vittima di un incidente.  Per evitare che la penuria di sangue continui, lanciamo un appello affinché donatori vecchi e nuovi si rechino nel Centro trasfusionale dell'ospedale cosentino, dove potranno contribuire a mantenere in vita i talas

In ricordo di nonno Bruno, nato 120 anni fa

In ricordo di nonno Bruno Pino, il primo a destra nella foto, nato 120 anni fa, il 23 agosto 1894, e morto a Debra Tabor il 10 dicembre 1940. Qui nello scatto del 3 agosto 1939 ad Asmara per seppellire un amico aiellese. Pubblicazione di Bruno Pino .

Un'eccezionale scoperta archeologica a Kaulon, a Monasterace, in Calabria

Gaetanina Sicari Ruffo Ancora una volta l'antica Kaulon stupisce per i ritrovamenti archeologici, dopo il mosaico del drago, il più grande tra quelli ellenistici qui rinvenuti qualche anno fa. In una struttura termale del IV sec. a.C. trasformata però, nell'ambito del III sec., in tempio, sono state portate alla luce venti buche con   vasi contenenti monete, falangi umane e ossa di animali bruciati. Si tratterebbe d'un ritrovamento che si registra per la prima volta, una sorta di reliquiario    che risale all'epoca dei Brettii, alleati dei Cartaginesi all'epoca di Annibale. I Bruttii o Brettii ebbero Cosenza come loro sede importante e furono schiavi dei Lucani da cui si liberarono nel tempo, emigrando verso sud.   Gli archeologi parlano di riti propiziatori in onore degli dei, accompagnati forse da sacrifici e non solo di animali. I resti umani   infatti sarebbero un vero e proprio mistero, mai riscontrato a queste latitudini. Appartenevano a prigionieri nemic

L'antica Temesa tra Greci e Indigeni. Nuove ricerche archeologiche tra Serra D'Aiello e Campora San Giovanni. Appuntamento a Serra lunedì 18 agosto ore 19

Quando il cannone tuona e rugge Marte...

Salute. manifesto per i diritti dei malati oncologici. Firma la petizione!

Il Manifesto per l’uguaglianza nell’assistenza  ai pazienti oncologici e contro la migrazione sanitaria Il Manifesto per i diritti dei pazienti oncologici è un documento programmatico promosso da Salute Donna onlus insieme ad altre Associazioni di pazienti oncologici all’interno della campagna di sensibilizzazione “La Salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”. Il Manifesto nasce con l’obiettivo di accendere i riflettori sulle difformità tra le Regioni nell’assistenza ai pazienti oncologici che alimentano il fenomeno della migrazione sanitaria dal Sud verso il Nord e, dopo l’entrata in vigore della Direttiva europea 2011/24/UE sull’assistenza transfrontaliera, anche dall’Italia verso altri Paesi europei, con gravi disagi per le famiglie. Il Manifesto è stato presentato ufficialmente in occasione di un Forum istituzionale che ha visto la partecipazione di parlamentari di maggioranza e opposizione, stampa nazionale e associazioni pazienti. Guarda il materiale dell’