Gaetanina Sicari Ruffo Ancora una volta l'antica Kaulon stupisce per i ritrovamenti archeologici, dopo il mosaico del drago, il più grande tra quelli ellenistici qui rinvenuti qualche anno fa. In una struttura termale del IV sec. a.C. trasformata però, nell'ambito del III sec., in tempio, sono state portate alla luce venti buche con vasi contenenti monete, falangi umane e ossa di animali bruciati. Si tratterebbe d'un ritrovamento che si registra per la prima volta, una sorta di reliquiario che risale all'epoca dei Brettii, alleati dei Cartaginesi all'epoca di Annibale. I Bruttii o Brettii ebbero Cosenza come loro sede importante e furono schiavi dei Lucani da cui si liberarono nel tempo, emigrando verso sud. Gli archeologi parlano di riti propiziatori in onore degli dei, accompagnati forse da sacrifici e non solo di animali. I resti umani infatti sarebbero un vero e proprio mistero, mai riscontrato a queste latitudini. Appartenevano a prigionieri nemic