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Il Decameron in 100 tweet

Boccaccio (Courtesy Wikipedia) A 700 anni dalla nascita di Giovanni Boccaccio la Società Dante Alighieri,  tramite la redazione di madre lingua, propone ai lettori una “riscrittura” del Decameron in 100 twoosh (tweet perfetti di 140 caratteri esatti). Dal 1° agosto 2013. La “Dante Alighieri” festeggia il 700° compleanno di Giovanni Boccaccio assecondando un certo spirito “giocoso” del suo capolavoro più noto: Il Decameron , best seller della sua epoca, circolò subito dopo la composizione in molti paesi, mentre contribuiva a fondare la lingua italiana attraverso la nota struttura di 100 novelle raccontate da 10 giovani in 10 giornate. Perché non provare a sintetizzare il testo in 14.000 caratteri? Ci abbiamo voluto provare. Poiché le sfide ci piacciono, abbiamo scelto di farlo due volte: una in tono “narrativo” e una in metrica. Ecco la sfida che la “Dante” pone al mondo di Twitter. Nello spazio @la_dante ogni giorno e per 100 giorni saranno pubblicati due twoosh che intendon

Il Museo della Magna Grecia ha riaperto i battenti

di Gaetanina Sicari Ruffo Finalmente il 3 agosto è stato riaperto al pubblico il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con una mostra di dipinti sequestrati dalla Guardia di Finanza  ad un imprenditore senza scrupoli che ne aveva fatto incetta: tele di grande bellezza e di alto significato istruttivo di grandi autori: Ligabue ( nella foto ), Migneco, Annigoni, Dalì, Sironi, Picasso, Brindisi, Cascella, Onofrio, Bava e tanti altri. Una dimostrazione di come sia possibile un'integrazione tra Stato ed Enti locali, tra Diritto pubblico e il Ministero dei beni Culturali e come si possa restituire alla pubblica utilizzazione quanto è stato impropriamente sottratto a suo tempo.  Si tratta di circa un centinaio di opere di validissimi autori, esposte con le loro locandine che fanno bella mostra di sé e rivelano preziosi imput artistici. L'esposizione è stata possibile grazie alla collaborazione tra l'Amministrazione provinciale, regionale e la Sovrintendenza dei d

L'ultima serata di Tabularasa a Reggio, con Paolini

di Gaetanina Sicari Ruffo E' stato un successo, per l'ultima di Tabularasa, il 31 luglio, l'incontro con Marco Paolini, il noto attore del teatro civile che ha raccontato i suoi inizi e la sua vocazione di coniugare politica ed arte. Viviamo - egli ha detto - in un paese che ha familiarità con le tragedie, dal terremoto del 1908 fino a quelli più recenti, dal Vajont  ad Ustica e così via. Non c'è bisogno di portare sulla scena la tragedia greca, perché noi abbiamo la nostra che si rinnova continuamente. Così egli s'è dedicato a raccontare questi drammi ed ogni tanto tentare di raddolcirli con qualche spunto di commedia. Ridere e piangere sono quasi la stessa cosa, perché nascono da forti emozioni. La folla accorsa per ascoltarlo sembra incantata. Eppure la scena è nuda con qualche divano per conversare con gli organizzatori della bella ed interessante pérformance che è durata un intero mese. Non occorre altro, la  parola del personaggio fa il resto. L'