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Premio nazionale di Poesia "Francesco Graziano". Adesioni entro il 30 settembre prossimo

Un premio nazionale di Poesia edita e inedita, dedicato a Francesco Graziano (1949 – 2009), poeta egli stesso, scrittore, e soprattutto ideatore-animatore de ilfilorosso, associazione culturale e omonima rivista semestrale di letteratura, poesia, cinema, arte, fondata nel 1986, che dirigeva assieme alla moglie Gina Guarasci, e che giunge ora con l’ultimo numero appena pubblicato – il 50° - ai suoi primi 25 anni di attività. Una storia lunga un quarto di secolo che sarà coronata da un concorso intitolato alla figura di Graziano, personalità piena di interessi, educatore, operatore culturale, scomparso nel giugno 2009. La data di scadenza per aderire, inizialmente prevista per il 15 settembre, è stata posticipata al 30 dello stesso mese. A giudicare le opere partecipanti, sarà una giuria composta da: Roberto Roversi, Gina Guarasci, Salvatore Jemma, Maria Lenti, Vincenzo Ferraro, Giuseppe Sassano, Mariangela Chiarello. Due le sezioni: Poesia edita in lingua italiana; e Poesia inedita

Cristoforo Colombo, la "scoperta" delle Americhe, i Cybo, e la Calabria

Galleria fotografica  Presentazione del libro "L'uomo che superò i confini del mondo" di Ruggero Marino Incontro su Colombo - Aiello Calabro 21 agosto 2011 Alla serata culturale hanno partecipato: i sindaci Franco Iacucci e Francesco Tonnara di Aiello e Amantea; Giuseppe Pisano, studioso delle relazioni tra Colombo e la Calabria; padre Rocco Benvenuto dell'Ordine dei Minini di S. Francesco di Paola; Fausto Cozzetto, docente di Storia Moderna all'Unical ed autore di un volume sulla storia di Ajello; e l'autore Ruggero Marino, giornalista e colombista.  L'iniziativa, ideata dal Blog degli Aiellesi nel Mondo, e condotta da Bruno Pino, è stata patrocinata e finanziata dal Comune di Aiello Calabro.  Si ringraziano tutti coloro i quali hanno collaborato.   Incontro su Colombo - Aiello 21.08.2011 by brupin  

Incontro ad Aiello su Colombo slitta alle 21.30

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI AIELLO CALABRO COMUNICATO STAMPA L'uomo che superò i confini del mondo - Da Aiello Calabro verso il nuovo mondo? AIELLO CALABRO - Si parlerà di Cristoforo Colombo e del presunto legame con i Cybo, dello stesso pontefice Innocenzo VIII e della spedizione verso le Americhe, di San Francesco di Paola e del suo rapporto con l'ammiraglio. Insomma, un pezzo di storia che viene scritto giorno 21 Agosto, in Piazza Plebiscito, alle 21.30 (n.d.r. evento dilazionato a sera per sovraggiunti problemi di organizzazione) in un perimetro geografico e culturale insolito e curioso, ove un'asse transoceanica tra Aiello Calabro ed il "nuovo mondo" rivivrà nella culla del piccolo borgo del cosentino. Spunto del dibattito, viene custodito nel libro "L'uomo che superò i confini del mondo - Conversazione su Cristoforo Colombo", di Ruggero Marino, edito da Sperling & Kupfer. L'autore delle tesi che girano attorno ad uno dei perso

Colombo, il Christo Ferens e i Cybo. Conversazione ad Aiello il 21 agosto prossimo

AIELLO CALABRO, CS (12 agosto 2011) – Chi era veramente Cristoforo Colombo? Era davvero figlio di papa Innocenzo VIII Cybo? E che ruolo ebbe, lo stesso pontefice, nella spedizione verso le Americhe? Fu una “scoperta” quella del Christo Ferens, del portatore di Cristo, o solo una “rivelazione”? E che rapporti aveva, l’Ammiraglio, con San Francesco di Paola? Su questi ed altri interrogativi, che ruotano tutti attorno alla figura di Colombo, “l’eroe che dovrebbe essere santo” (il cui processo di beatificazione fu avviato ed interrotto per due volte), converseranno domenica 21 agosto 2011 , ad Aiello Calabro , antico borgo del cosentino che fu feudo dei Cybo, il colombista Ruggero Marino , autore del libro “L’Uomo che superò i confini del mondo” (Sperling & Kupfer 2010), lo storico Fausto Cozzetto , docente di storia moderna all’Unical, Giuseppe Pisano , studioso di Calabrès e Manetti, padre Rocco Benvenuto dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, e Mario Caligiuri , assessor

Chi è quest'imbroglion?

di Franco Pedatella (Il testo è nato da una riflessione sulla situazione economica e politica attuale, accompagnata dalla rimembranza di una vignetta apparsa su un numero de La Domenica del Corriere risalente, credo, al periodo a cavallo tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, recante la scena dell’opera di demolizione della nave Italia da parte dei governanti del tempo) Chi è quest’imbroglion che s’appresenta e dice d’esser Cesare romano, mimando gli atti che son gesti vuoti perché di quel non ha tempra geniale? Poi quando tenta d’apparir gioviale con riso che apparir vuole leale, gli leggi in viso il dolo tracotante dell’arricchito che vuol far possente. Oh Italia, quale mai destino avesti: di un tal mariuol subire le perverse voglie che a fondo portano tue sponde quali di nave spinta in gran tempesta, cui manca il timonier, mentre la ciurma priva di senno le assi taglia e spezza e c’è chi mette in tasca il chiodo e il pezzo, credendo d’arricchir sua prole

Artisti della tarda maniera nel Viceregno di Napoli. Il libro di Mario Panarello (Rubbettino 2010) che tratta di mastri scultori, marmorari e architetti, sarà presentato a Tropea il 5 agosto prossimo

SCHEDA LIBRO La Cappella Cybo di Pietro Barbalonga, Andrea Matini e Battista Cioli Ex Convento Osservanti Aiello Calabro (Cs)

Per ricordare zio Mimì

Per ricordare zio Mimi - Domenico Medaglia - Aiello 19 ottobre 1916 - 29 luglio 2011 Poesia - Juochi bielli di Domenico Medaglia Ccu lu sule o ccu llu friscu, allu largu e San Franciscu, jocan tanti quatrarielli, piccirilli e grandicielli; su ' nna frotta e gridazzari, cum 'e loru un cce su ' pari O de sira o de juornu, fanu chiassu ntuornu ntuornu. Fanu tanti juochi bielli: a scappare cum’ acielli, all’ammuccia sutt’u muru, strittu all’ uocchi u maccaturu. Io me scialu a lli guardare, ccu na voglia de penzare ca quand 'ere piccirillu io jocave allu stirillu alla palla e ' pezza e' lana ca zumpave cumu a rana; allu strumbulu, allu rullu alle stacce ccu llu zullu. Quandu pue ere maturu io jocave a battamuru ccu tri sordi e nna rimella. Chilla vita ere cchiu bella! Vita bella de quatraru, sempre lustra cumu u faru. Ohi cchi tiempi,e cchi etate, senza viernu e sempre estate! Mue ca signu allu tramuntu, a vecchiaia a cchine a cuntu?