Passa ai contenuti principali

Post

Mamma è il primo nome che s'incontra

di Franco Pedatella Il brano viene concepito appena apprendo che Ginevra, la mia nipotina, dopo aver prodotto per alcuni giorni il suono “mmmmmmm”, pronuncia per la prima volta in modo chiaro il nome “mamma”. “Mamma” è il primo nome che s’incontra appena nati o forse concepiti, ed unico rimane nella vita e fermo e caro e indistrutto in cuore. Oggi Ginevra mia l’ha conquistato, chiaro l’ha pronunciato, ha detto: ”Mamma”.

Archeologia. L'Elefante del lago Cecita. Il racconto di una eccezionale scoperta

Il Lago Cecita ritorna nuovamente a confermare l’importanza che esso riveste, unitamente all’intero comprensorio montano e lacustre delle Sila Grande, per la conoscenza del patrimonio archeologico calabrese e delle dinamiche insediative che hanno interessato questi luoghi nel tempo, dalla Preistoria fino all’Alto Medioevo (cioè da diverse centinaia di migliaia di anni fa fino al VI secolo).  In un contesto caratterizzato dalla singolare siccità dell’anno in corso, con il ritiro delle acque lacustri e la conseguente emersione di aree solitamente sommerse, ben si inseriscono infatti il rinvenimento di un Elephas antiquus e di un’area destinata alla produzione di armi da parte dei Longobardi, sulla riva meridionale del Lago Cecita, in località Campo San Lorenzo, nel Comune di Spezzano della Sila (CS).

S. Severina e S. Giovanni in Fiore

Ph. Bruno Pino –  www.brunopino.it

I 10 giorni che sconvolsero il mondo. La rivoluzione sovietica compie 100 anni

Ottobre è un film del 1927 diretto da Sergej Mikhajlovič Ejzenštejn

Bisignano e Sant'Umile

Ph. Bruno Pino –  www.brunopino.it

Il Sud nella storia di Italia. La questione meridionale secondo Rosario Villari

di Carmelina Sicari - Direttrice Calabria Sconosciuta Sono commossa, lo ammetto, e non mi succede spesso ora che sono in età prolungata (avanzata suona come un necrologio). Ci si commuove molto meno che in gioventù. E questo non è un necrologio, né un coccodrillo.  Indubbiamente Rosario Villari che si è spento il 18 ottobre all'età di 92 anni (era nato nel '25 proprio a Reggio Calabria, la mia città), resterà nella nostra memoria per il libro che capovolgeva nel cuore della cosiddetta questione meridionale, la prospettiva storica. Non l'Italia era chiamata a proclamare cosa facesse o avesse fatto per il Sud ma il Sud poteva gridare alto cosa aveva fatto per l'Italia. Molto, moltissimo. L'Italia aveva un debito profondo nei suoi confronti. Era questo il sugo, con termine manzoniano, della vicenda.