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La Brexit e Alice


Alice, la Lepre Marzolina e il Cappellaio Matto
di John Tenniel - courtesy of Wikipedia
di Carmelina Sicari – direttrice di Calabria Sconosciuta
Nella lettura di domenica 3 luglio, un articolo ha tentato di spiegare la Brexit con Shakespeare. A me pare più congruo spiegarla con Alice. Non sono dotata di spirito profetico anche se molti dei miei conterranei lo furono. Alludo naturalmente, si licet parva cum magnis comparare, a Gioacchino da Fiore ed a Campanella. Ma pur senza spirito profetico ho avvertito da subito che la Brexit avrebbe trionfato. Curiosamente non per intuizione ma per motivi letterari. Il testo guida è stato Alice
Un popolo che produce Alice di Lewis Carrol non può che optare se non per scelte irrazionali, almeno non ordinarie, non appartenenti al buon senso, a quello che definiamo il senso comune. Il testo di Alice nel paese delle meraviglie interpretato con codici e sottocodici, dalla psicanalisi, dalla semiotica, dalla simbologia iunghiana, è un testo zeppo di paradossi che esprime le ossessioni nazionali, quelle che hanno spinto appunto ad uscire dalla Ue. 
Tra queste ossessioni, l'ora del te' del cappellaio pazzo. Il cappellaio che corre e corre, appare e scompare guardando l'orologio perché deve essere puntuale per l'ora del te', non ha consistenza simbolica quanto antropologica e storica. Tra le apparizioni, fondamentale quella della Regina di carte che sprezzantemente ordina di ammazzare tutti i giardinieri colpevoli di aver sbagliato il colore delle rose. Qui c'è tutta la sfiducia nel potere di cittadini che hanno visto decapitare sovrani, la visione sanguinaria dello stesso potere, la sua delegittimazione se non appunto nella dimensione coreografica di un gioco. 
La maniera in cui gli inglesi amano esprimersi è il paradosso e l'ironia. Non è un caso che Chesterton scriva di sé sub specie paradoxi. Ne L'uomo che fu giovedì dello scrittore inglese, c'è l'ossessione per le trame nascoste, per i complotti a cui lo scrittore contrappone la semplicità del cuore. Il paradosso dei gruppi misteriosi nascosti trova un contraltare. Chesterton crea il detective più intelligente, padre Brown che riesce a districare la contorta scia dell'uomo, a decodificare le trame partendo dal rifiuto dell'oscura ossessione complottistica per il chiarore della semplicità. Gilbert Chesterton ammira l'uomo che per salvare il matrimonio rapisce la propria moglie. Il paradosso esiste ancora, il gusto nazionale per ciò che è bizzarro è utile e buono se aiuta a scoprire la verità. Ridere anche nel dramma ridere di sé delle proprie ossessioni. Solo che qui nella Brexit c'è poco da ridere.