Il 30 maggio apre l’Antiquarium di Serra d’Aiello. Ricominciati i lavori al Parco archeologico di Cozzo Piano Grande

Centinaia e centinaia i reperti che erano stati rinvenuti nella Necropoli dell'età del Ferro proprio nel centro abitato del paese, e testimonianza di quella mitica Temesa, la città cantata da Omero, che oramai dopo i continui ritrovamenti può essere individuata tra la foce dei fiumi Savuto e Oliva, ed in particolare nei territori di Campora e Serra.
Ora, tutti quei reperti, oggetti di armamento di bronzo, vasellame di impasto e oggetti di ornamento, soprattutto fibule, in bronzo e ferro, restaurati dalla Soprintendenza, saranno esposti in una mostra permanente presso l’Antiquarium archeologico della cittadina che si trova al piano superiore della Scuola Materna, di fianco alla Casa municipale. I fondi che hanno permesso la realizzazione del progetto comunale, sono stati erogati per 6.500 euro dall’Amministrazione locale guidata dall’avv. Antonio Cuglietta; e per 10 mila euro da fondi europei messi a disposizione dall’Assessorato alla Cultura della regione Calabria. La mostra, allestita dalla Sovrintendenza e gestita dal gruppo Alybas, consta di 7 teche, di cui 4, come detto, dedicate a quella che gli allestitori hanno ribattezzato Principessa di Temesa.
Alla cerimonia inaugurale saranno presenti Antonio Cuglietta, sindaco di Serra; Stefania Covello, assessore alla Cultura della Provincia di Cosenza; Franco Froio, presidente del gruppo Alybas; Giovanna De Sensi Sestito, docente di Storia Greca dell’Unical (che presenterà il catalogo della mostra); Rossella Agostino, funzionario di zona della Soprintendenza Archeologica per Calabria; l’archeologo Fabrizio Mollo; Pietro Giovanni Guzzo, Soprintendente Archeologico ad interim per la Calabria e Sandro Principe, Assessore alla Cultura della Regione.
La mostra, come ci ha detto Rossella Agostino, «si pone come obbiettivo la conoscenza e la divulgazione del patrimonio archeologico del territorio fino ad oggi acquisito, un patrimonio che va tutelato costantemente ed adeguatamente per conservare così la propria storia e le proprie radici».
Sono ricominciati i lavori del Parco. Ma l’attività di riscoperta e di valorizzazione di quanto Serra conserva sotto i suoi terreni prosegue anche su un altro fronte. Sono infatti ricominciati il 23 maggio scorso, dopo alcuni problemi tecnici poi risoltisi, i lavori per la realizzazione del parco archeologico di Cozzo Piano Grande (uno dei tre siti di Serra, assieme a Chiane e Cozzo Carmineantonio), abitato tra l'Età del Bronzo e l'età ellenistica, all’interno del quale erano state rinvenute alcune sepolture a grotticella. Com’è noto, il progetto del Comune di Serra era stato finanziato per un importo di 500 mila euro provenienti dall’APQ – Beni Culturali del Por Calabria (delibera CIPE 20/2004). I lavori, aggiudicati per un importo di 361 mila euro alla LUFRACO srl di Rende, prevedono la realizzazione di accesso al parco, recinzione, percorsi pedonali interni, guardiola e servizi, scavo archeologico, restauro, tettoie di copertura delle emergenze, pannelli didattici, analisi scientifiche e pubblicazioni.
Ciao Bruno !
RispondiEliminaDomani sarò all'inaugurazione dell'antiquarium per farne poi un articolo per La Voce.
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paolo