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La diatriba sulla chiesetta di Cleto. Il Consiglio di Stato annulla l’esproprio del comune, che però annuncia l’avvio di un nuovo procedimento per “restituire alla cittadinanza un bene inestimabile per valore storico e religioso”

CLETO, CS - Avevamo lasciato, mesi fa, la questione riguardante la proprietà contesa della chiesetta del Santissimo Rosario di Cleto, pendente al Consiglio di Stato, il quale ora si è espresso, come aveva già fatto il Tar Calabria, per l’annullamento dell'esproprio da parte del comune. Dunque, il bene di grande valenza storica ritorna all'artista olandese Roel Van Hoolwerff che l’aveva acquistato dalla parrocchia di S. Maria Assunta per 10 mila euro. Come si ricorderà, la compravendita era stata perfezionata tra giugno e ottobre del 2015, in un periodo in cui l’Ente municipale era commissariato. Da allora, la singolare diatriba non si è mai placata. Soprattutto perché sulla chiesetta era attivo in parte un finanziamento di 300 mila euro (ora revocato), i cui lavori erano stati appaltati prima che l’ex luogo di culto venisse venduto. E anche perché il Comune di Cleto non aveva potuto esercitare il diritto di prelazione, così come prescrive il codice dei beni culturali, dato

Mamma è il primo nome che s'incontra

di Franco Pedatella Il brano viene concepito appena apprendo che Ginevra, la mia nipotina, dopo aver prodotto per alcuni giorni il suono “mmmmmmm”, pronuncia per la prima volta in modo chiaro il nome “mamma”. “Mamma” è il primo nome che s’incontra appena nati o forse concepiti, ed unico rimane nella vita e fermo e caro e indistrutto in cuore. Oggi Ginevra mia l’ha conquistato, chiaro l’ha pronunciato, ha detto: ”Mamma”.

Archeologia. L'Elefante del lago Cecita. Il racconto di una eccezionale scoperta

Il Lago Cecita ritorna nuovamente a confermare l’importanza che esso riveste, unitamente all’intero comprensorio montano e lacustre delle Sila Grande, per la conoscenza del patrimonio archeologico calabrese e delle dinamiche insediative che hanno interessato questi luoghi nel tempo, dalla Preistoria fino all’Alto Medioevo (cioè da diverse centinaia di migliaia di anni fa fino al VI secolo).  In un contesto caratterizzato dalla singolare siccità dell’anno in corso, con il ritiro delle acque lacustri e la conseguente emersione di aree solitamente sommerse, ben si inseriscono infatti il rinvenimento di un Elephas antiquus e di un’area destinata alla produzione di armi da parte dei Longobardi, sulla riva meridionale del Lago Cecita, in località Campo San Lorenzo, nel Comune di Spezzano della Sila (CS).