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Archeologia. L'Elefante del lago Cecita. Il racconto di una eccezionale scoperta

Il Lago Cecita ritorna nuovamente a confermare l’importanza che esso riveste, unitamente all’intero comprensorio montano e lacustre delle Sila Grande, per la conoscenza del patrimonio archeologico calabrese e delle dinamiche insediative che hanno interessato questi luoghi nel tempo, dalla Preistoria fino all’Alto Medioevo (cioè da diverse centinaia di migliaia di anni fa fino al VI secolo).  In un contesto caratterizzato dalla singolare siccità dell’anno in corso, con il ritiro delle acque lacustri e la conseguente emersione di aree solitamente sommerse, ben si inseriscono infatti il rinvenimento di un Elephas antiquus e di un’area destinata alla produzione di armi da parte dei Longobardi, sulla riva meridionale del Lago Cecita, in località Campo San Lorenzo, nel Comune di Spezzano della Sila (CS).

S. Severina e S. Giovanni in Fiore

Ph. Bruno Pino –  www.brunopino.it

I 10 giorni che sconvolsero il mondo. La rivoluzione sovietica compie 100 anni

Ottobre è un film del 1927 diretto da Sergej Mikhajlovič Ejzenštejn

Bisignano e Sant'Umile

Ph. Bruno Pino –  www.brunopino.it

Il Sud nella storia di Italia. La questione meridionale secondo Rosario Villari

di Carmelina Sicari - Direttrice Calabria Sconosciuta Sono commossa, lo ammetto, e non mi succede spesso ora che sono in età prolungata (avanzata suona come un necrologio). Ci si commuove molto meno che in gioventù. E questo non è un necrologio, né un coccodrillo.  Indubbiamente Rosario Villari che si è spento il 18 ottobre all'età di 92 anni (era nato nel '25 proprio a Reggio Calabria, la mia città), resterà nella nostra memoria per il libro che capovolgeva nel cuore della cosiddetta questione meridionale, la prospettiva storica. Non l'Italia era chiamata a proclamare cosa facesse o avesse fatto per il Sud ma il Sud poteva gridare alto cosa aveva fatto per l'Italia. Molto, moltissimo. L'Italia aveva un debito profondo nei suoi confronti. Era questo il sugo, con termine manzoniano, della vicenda.

Archeologia. Le grotte di Coreca di Amantea

Per leggere, clicca tasto destro del mouse e apri in un'altra scheda Fonte: Centro regionale di speleologia Enzo Dei Medici AL XXII CONGRESSO AAI 2017 LE SORPRESE DELLA GROTTA DU’ SCURU DI AMANTEA La Grotta du’ Scuru di Amantea è stata oggetto di attenzione da parte del CRS “Enzo dei Medici” negli anni 2012-2014 allorché, in più di un’occasione, sue squadre esplorative hanno operato sui picchi rocciosi che sovrastano la frazione di Coreca. La presenza di materiali archeologici al suo interno, segnalata all'allora Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, ha dato impulso ad una serie di interventi documentari che hanno portato al riconoscimento di tracce di frequentazioni umane avvenute negli ultimi 3000 anni circa da oggi.