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Il pio Enea

courtesy of Wikipedia di Carmelina Sicari - direttrice di Calabria Sconosciuta  Rifletto con gli occhi stupiti dalla nuova emigrazione su un migrante eccellente, Enea definito pio.  Ma Enea era davvero pio? In un articolo apparso su un quotidiano il 14 maggio si metteva fortemente in dubbio tale caratteristica e si sa che mettere in dubbio la pietas di Enea significa mettere in dubbio quella stessa caratteristica in Virgilio suo autore e maestro di Dante, come dire toccare una pagina importante della letteratura nazionale e mondiale. La prova più provata per Zagrebelsky l'autore dell'articolo è nel duello finale tra Enea e Turno, l'empietà dell'eroe troiano che uccide il nemico prono vinto e che implora pietà.  Ma Enea è pietoso. La sua pietas non è individuale per così dire ma storica e collettiva. Porta in sè un'eredità e ne raccoglie un'altra. L'eredità al tramonto del popolo latino che innesta in quella che i suoi Penati contengono l'eredità