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Cultura. L'#Icsaic sospende le attività. Gli interventi di Pantaleone Sergi, Vittorio Cappelli e Giuseppe Masi​. Arriva anche la risposta di Oliverio: “La Regione farà di tutto perché l’Icsaic possa continuare a svolgere le sue attività”

CULTURA: ISTITUTO STORICO ANTIFASCISMO SOSPENDE ATTIVITA’ (1) RENDE (CS), 6 SET 2016 - Dopo 33 anni, l'Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea (Icsaic), che ha sede all’Università della Calabria, ha sospeso la propria attività. Lo ha comunicato “con rammarico” il presidente Pantaleone Sergi. “Nel totale disinteresse delle istituzioni, la situazione economica – ha spiegato Sergi – è diventata insostenibile. A malincuore, con il direttore dell’istituto professor Giuseppe Masi, abbiamo dovuto prendere la decisione di sospendere ogni attività”. Sergi ha ricordato i diversi tentativi fatti in questi mesi per scongiurare la chiusura dell’istituto storico. “A maggio scorso – ha detto – abbiamo rivolto un appello al presidente della Regione Mario Oliverio e al presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, spiegando che l’istituto era a rischio chiusura. Abbiamo chiesto un incontro. E’ stato vano. Da Oliverio, a distanza di mesi, no

Corrispondenze giornalistiche di un terremoto del passato

Qui di seguito, postiamo alcune corrispondenze giornalistiche riguardanti il terremoto avvenuto in Calabria l'8 settembre 1905. Sono tratte dalla "Cronaca di Calabria" a firma del giornalista Giovanni Solimena ( qui un suo profilo ). CRONACA DI CALABRIA 11 SETTEMBRE 1905 Aiello Cal. Lì 10-9-‘05 (Gioso) – Scrivo sotto l’enorme impressione che perdura in me come in tutti. Il telegrafo è interrotto; la posta ritarda, chissà se e quando questa mia vi perverrà. Come saprete, Aiello è stato il paese più danneggiato dal terremoto, nella provincia. Ventitré morti; molti feriti. Dei morti noto il ricevitore postale Melchiorre de Dominicis e il maestro di musica Pietro Trojano. Moltissimi palazzi e case sono crollate; le abitazioni della contrada Valle distrutte, quasi tutte inabitabili. Le case coloniche del territorio sono altrettanti mucchi di rovine.  La popolazione ha abbandonato il paese, e s’è riversata nella campagna, in prossimità del paese: dove

Quadri da un terremoto

Una cartolina dello Stretto Courtesy of Wikipedia di Carmelina Sicari Primo quadro . L'emozione è forte, fortissima.Tremenda. A Reggio si rivive l'atmosfera ormai dei ricordi lontani, tramandati ma reali, quelli di un'alba atroce del 19o8. Non c'è famiglia che non abbia racconti, episodi precisi della violenza della natura che si traducono in quadri. Quello dello Stretto reso arido dal mare che si ritira tanto che una nave all'ancora resta all'asciutto. Il maremoto seguito al terremoto. Poi il mare gigantesco, vero leviatano, si abbatte con un'onda altissima per chilometri sulla spiaggia, sul lungomare per chilometri fino ad inghiottire tutto. Scena biblica del passaggio del mar rosso. Il vero coraggio non è stato quello di costruire la città nello stesso luogo ma le case vicino al mare. I più bei palazzi sulla Via marina, le famiglie bene di Reggio fecero a gara per abbellirli. Stile floreale secondo il gusto dell'epoca. Secondo quadro . Dalle