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Appuntamenti letterari. Presentazione a Roma dell'antologia Le Città parlanti

ROMA -  Il 9 marzo p.v., alle ore 18,30, sarà presentata a Roma, via Manlio Capitolino 7/9, un'antologia denominata: Città parlanti  con i contributi offerti  per il Concorso   Roma per Roma , indetto dal Caffè letterario   Mangiaparole .  Tra i presenti, anche la collaboratrice di questo Blog, Gaetanina Sicari Ruffo, che aveva partecipato all'iniziativa con il racconto  dal titolo:  La luce siamo noi , ambientato nella capitale.

Giornalisti alle urne per l’Inpgi: dove e come votare

Giornalisti alle urne per l’Inpgi: dove e come votare : REGGIO CALABRIA – Dalle ore 12 di domani, lunedì 27 febbraio, sarà possibile votare per il rinnovo degli Organi statutari dell’Inpgi. Per esercitare il diritto al voto per via telematica bisogna collegarsi al sito dell’Inpgi con un qualsiasi computer che abbia accesso a internet. Lo comunica il fiduciario Inpgi della Calabria, Carlo Parisi, ricordando che si può votare lunedì 27 febbraio dalle 12 alle 22; martedì 28 febbraio dalle 8 alle 22; mercoledì 29 febbraio dalle 8 alle 22; giovedì 1° marzo dalle 8 alle 12. Per votare on line sarà necessario dotarsi del “codice iscritto” e della “password”.

Storia. Un progetto dell'Icsaic sulle migrazioni

Fonte Ansa COSENZA, 20 FEB - L' Icsaic , l'Istituto calabrese per la Storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea, ha progettato l'organizzazione di un settore di lavoro che dovrà culminare nella costituzione di un Centro di ricerca sulle migrazioni, operante all'interno dell'Istituto come gruppo di studio.  "Senza dimenticare il suo radicamento regionale - ha spiegato il presidente, Pantaleone Sergi - l'Istituto ha gradualmente esteso il suo ambito di attività e di ricerca all'intera storia contemporanea, italiana e anche internazionale. E in questa prospettiva, ha individuato nella storia dell'emigrazione un elemento cardine della storia calabrese e più in generale della storia italiana degli ultimi 150 anni".

Fortunato Seminara e Antonio Piromalli: Amicizia letteraria e impegno civile. Presentazione del libro di A. D'Elia, a Cosenza, il prossimo 25 febbraio

FORTUNATO SEMINARA E ANTONIO PIROMALLI: AMICIZIA LETTERARIA E IMPEGNO CIVILE (con lettere inedite, 1939-1981) D'ELIA Antonio* Letterature Data di pubblicazione : 2010 Prefazione a cura di Erik Pesenti Rossi Collana : Testi e Opere - Fortunato Seminara (Dal sito di Pellegrini editore ) È nello stile del dialogo, non sempre pacato, frequentato anche, ma non esclusivamente, attraverso le epistole, l'assiduo rapporto tra due importanti intellettuali del Novecento: Fortunato Seminara e Antonio Piromalli che il presente studio esamina sotto quello che potremmo definire il profilo "professionale" e "amicale", che in loro diventa un unico accento. L' "allegoresi terragna", filo conduttore dell'esame, indaga la storia, il vissuto, le scelte, gli esiti, i bisogni di un intero mondo (soprattutto quello della Calabria, ed in parte dell'Italia), abbandonato e retrivo, apparentemente pago di una tradizione, che svela, invece, le la

Ogni parola m’esce a mo’ di verso

Dedico questo brano a tutti gli innamorati, perché avvertano il loro amore come sentimento che eleva e non abbassa, perfeziona e non abbrutisce, affina e non istintualizza. Guardino essi a questo sentimento come a momento di esaltazione della loro umanità e non si lascino deviare da tanta, purtroppo invadente, pubblicità e pratica di mercificazione di questo sentimento. Franco Pedatella Ogni parola m’esce a mo’ di verso. (Il poeta) Il brano nasce da una fusione tra la figura mitologica della Musa, ispiratrice di poesia, e l’Amore che mi sta al fianco, che si fa a sua volta fonte ispiratrice di poesia. L’occasione di questo accostamento è data dall’avvicinarsi della ricorrenza di San Valentino, meglio nota come “festa degli innamorati” . Ogni parola m’esce a mo’ di verso ed il discorrer fàcesi poesia, perché Euterpe ho al fianco e il suon suo terso è soffio al labbro a me di melodia. Le piante, i fiori che con l’occhio sfioro si fan pulzelle e giovani fiorenti

La scuola, risorsa del Paese

di Franco Pedatella Qualche giorno fa, nell’articolo intitolato “ No all’abolizione del valore legale del titolo di studio ”, invitavo il popolo a respingere qualsiasi ipotesi del genere, in qualunque forma venisse presentata, come una terribile iattura ed ingiustizia per il progresso delle classi subalterne in particolare e, comunque, come un grave colpo contro il progresso in generale. In quell’occasione individuavo nelle schiere innumerevoli di maestri e professori di ogni ordine e grado, che quotidianamente fanno il loro dovere di educatori e combattono la loro battaglia di civiltà, una grande risorsa. Ora aggiungo che questa è una risorsa capace di portare il Paese fuori dalle secche, in cui l’hanno fatta incagliare quelli che ad una vera scuola non sono mai stati per frequentarla (non sarebbero così ignoranti, incapaci ed immorali, se l’avessero fatto) e porto un esempio concreto, che in questi giorni mi ha colpito particolarmente, di come il personale della scuola itali

L'Apparizione, per "meglio intendere il nostro tempo convulso"

Al Teatro Experimenta di Reggio Calabria un monologo drammatico, tratto dal romanzo dello scrittore Rocco Carbone, l' Apparizione. di Gaetanina Sicari Ruffo Recitato, diretto dal bravo attore Basilio Musolino, che si è formato al Teatro Cinque di Milano, sceneggiato da Aldo Zucco e prodotto da Gianni Barone per Kaluria Festival, s'è tenuto, nei giorni 4 e 5 febbraio, un interessante monologo nello Spazio teatro di via Aschenez. L'autore è Rocco Carbone ( nella foto ), di cui ci siamo occupati qualche anno fa, calabrese residente a Roma, scomparso prematuramente per un incidente stradale, ma bene avviato sulla via della produzione letteraria con importanti case editrici (Feltrinelli, Mondadori), acuto critico e romanziere di successo. Ora offerto al pubblico calabrese e si spera presto diffuso anche in altre regioni che amano la sperimentazione artistica  il secondo suo dramma “ L'Apparizione” , dopo “ Libera i miei nemici” d'un anno fa, viene a far discute

Neve, grande maestra!

di Franco Pedatella                                                   Non voglio dare l’impressione di essere masochista, ma se la neve che è arrivata, come del resto fa ogni anno (per chi “ha sale nel cervello”), è in quantità tale da  far capire al popolo italiano come stanno realmente le cose, mi sento di dire che, almeno per una volta, è la benvenuta. In realtà, al di là delle ridicole polemiche tra il sindaco di Roma ed il capo della Protezione Civile, il problema è al di là del disagio romano: uno Stato serio (o qualunque organismo istituzionale) si attrezza ad un livello nettamente superiore a quello che “storicamente” è il “livello di guardia” delle calamità e delle emergenze verificatesi o che si possono verificare. Così fa nel suo piccolo anche il comune padre di famiglia dotato di un minimo di buon senso. Ma, se chi governa presenta continuamente nelle parole lo Stato come un “grande ladrone che mette le mani nelle tasche dei cittadini”, allora il messaggio è quello c