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No all’abolizione del valore legale del titolo di studio!

di Franco Pedatella                     Quello che il popolo non può e non deve mai accettare è l’abolizione, non importa se decisa o programmata, del valore legale del titolo di studio, perché la scuola, in particolare quella pubblica, la conquista del titolo di studio ed il suo valore legale sono stati lo strumento fondamentale del riscatto sociale e civile delle classi popolari. Attraverso lo studio, duro e serio, i “figli del popolo” hanno “conquistato”, dico conquistato perché di vera e propria conquista si è trattato, la vera pari dignità nei confronti dei “figli di papà” del tempo, che, se svogliati e decadenti, hanno perduto il passo di marcia in avanti, se volenterosi, hanno meritatamente conservato, nella scala economica e sociale, il posto ed il “grado” che loro spettavano, senza alcuna discriminazione.

Cosenza. Ufficio contenzioso, la coda inizia all'alba

COSENZA – Per disbrigare una pratica all’ufficio tributi e contenzioso di Cosenza c’è chi si alza che ancora è buio. Già alle 5 o alle 6 ci sono persone che si mettono in fila, con il classico numerino. L’apertura sarà alle 9. Tre ore sino a mezzogiorno, per chiarire la propria posizione tributaria circa gli avvisi di accertamento ricevuti. Ma non sempre, nonostante la levataccia, si riesce ad arrivare allo sportello. A mezzogiorno si chiude. È quanto prevede tassativamente una circolare. E così, anche se il prossimo è il tuo turno, si dovrà rinviare all’indomani.

Il Padre Eterno di Bagnara. Una testimonianza storica

A. Frangipane di Gaetanina Sicari Ruffo A proposito della statua marmorea del Padreterno della Chiesa del Rosario di Bagnara Calabra, che ha suscitato, ier l'altro , l'interesse e la curiosità  di appassionati cultori  dell'arte, che si chiedevano se non fosse un capolavoro trascurato, è arrivata una prima risposta , ma non ancora da analisi e da confronti attuali, bensì dalle carte  d'un antico studioso calabrese, ben noto per la sua attenzione e passione per i beni culturali, Alfonso Frangipane (Cz 1881- Rc 1970), fondatore dell'Istituto d'arte e del Museo della Magna Grecia a Reggio Calabria, nonché della gloriosa Rivista Brutium. Ancora una volta il suo lavoro di ricerca e di registrazione ha dato una risposta al quesito. Ho trovato che nel  suo Inventario degli oggetti d'arte della Calabria, da lui stesso compilato nell'anno XI dell'era fascista, corrispondente al 1933, edito dalla Libreria di Stato, la statua  è catalogata con lo stes