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Anniversari dell'Unità: tre stili e tre indicazioni di contenuti

di Gaetanina Sicari Ruffo Sono ormai diffuse dappertutto le commemorazioni dell'Unità d'Italia, arrivate al 150esimo anniversario. Ieri in quest'ambito, per conto dell'Associazione Nuovo Umanesimo di Reggio Calabria, nella sede dell'Agenzia Libraria Gangemi, s'è discusso davanti ad un folto pubblico il tema dei tre giubilei italiani celebrativi  finora ogni cinquantenario. A relazionare il prof. Antonino Romeo, già docente dell'Istituto tecnico Piria, della città e studioso di Storia. Nel vasto repertorio che la questione apriva, le tre tappe fin qui segnate sono state dallo studioso contraddistinte ognuna per una caratteristica che le ha identificate. Nella prima, del 1911, l'accento è stato posto soprattutto per definire il ruolo ed il contributo della Casa Savoia, com'era ovvio d'altronde, data la vicinanza degli eventi che era considerazione comune si fossero verificati  per sollecitazione della Monarchia. Il secondo cinquantennio invece del

Per la morte di Vittorio Arrigoni

Dal prof. Franco Pedatella riceviamo e pubblichiamo. Q uesto ed altro, in italiano, in dialetto ed  in latino, su   francopedatella.com Per la morte di Vittorio Arrigoni Tu, Israel, mobilitasti il mondo ed affliggesti tutti pei tuoi guai che a te diè il miserabile immondo che all’uomo seppe  provocar sol guai. Ora che fai? Sterminator diventi di quelli che compianser la tua gente ed alla vita d’innocente attenti, che tuttodiè di sé  e per sé niente volle? Ei libertà che a te fu cara per te difese, ma tu or sei sordo all’urlo che di vita in gola more a lui silente ed io con lui m’accordo.

Appello dell'Anpi per il 25 aprile 2011

Fonte: ANPI “Cari compagni, ora tocca a noi. Andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d'Italia. Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella. Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile. Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care. La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio. Sui nostri corpi si farà il grande faro della Libertà” . Giordano Cavestro (“Mirko"), 18 anni, studente di Parma, medaglia d’oro al valor militare, scrisse questa lettera appena prima di essere fucilato dai nazifascisti il 4 maggio 1944.

Settimana della Cultura. Presentazione a Reggio Calabria degli Atti del Convegno: Alfonso Frangipane e la cultura artistica del'900

di Gaetanina Sicari Ruffo Introdotta dal Direttore del Settore dei Beni Culturali e paesaggistici della Calabria, arch. Francesco Prosperetti e proseguita poi con la partecipazione del Sovrintendente Banchini, delle relatrici G. De Marco e M.T. Sorrenti e di altri esponenti delle istituzioni e della cultura presenti, si è tenuta, nella sede della Biblioteca Comunale, la relazione sul CD-Rom prodotto dall'Amministrazione Regionale e Comunale sulla figura, l'opera e il lascito del grande studioso Alfonso Frangipane, nativo di Catanzaro, poi residente a Reggio Calabria, docente e direttore di Riviste, che ha saggiamente, anticipando i tempi, promosso un percorso di scandaglio e promozione dell'arte calabrese, rivelandosi genio tutelare della stessa nei suoi multiformi aspetti.

Per l'acqua bene comune. Cinque minuti di rivoluzione

di  Luca Martinelli  (Fonte Carta.org ) L’ultimo argine contro la privatizzazione dell’acqua sono due quesiti referendari. I cittadini italiani sono chiamati ad abrogare, con il voto del 12 e 13 giugno, due articolo di legge che, a vario titolo, investono il servizio idrico integrato. Il primo è l’articolo 15 della legge «Ronchi», la 166 del 2009, che prende il nome da Andrea Ronchi, l’ex ministro delle Politiche comunitarie. Una legge pomposamente definita «riforma dei servizi pubblici locali», ma che riguarda in realtà esclusivamente la modalità di affidamento della gestione dei servizi. Si tratta, in pratica, di una legge che rende [praticamente] obbligatorio il ricorso alla «gara», a partire dal gennaio del 2012.

XIII Settimana della Cultura 9-17 aprile 2011. Gli eventi in Calabria

Intervento del Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria (Fonte: Sito Beni Culturali ) Francesco Prosperetti Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha programmato, anche quest’anno, il consueto appuntamento primaverile della Settimana della Cultura, giunto alla XIII edizione, con lo scopo principale di potenziare la fruizione del patrimonio culturale. In questi 9 giorni, dal 9 al 17 aprile, vengono offerti al pubblico gratuitamente eventi che coinvolgono non solo le strutture territoriali ministeriali, ma anche le istituzioni pubbliche, private e gli enti locali. Con lo slogan “ La cultura è di tutti: partecipa anche tu” si mira a trasmettere alle generazioni attuali la conoscenza del variegato mondo dei beni culturali, per avere una maggiore consapevolezza della loro identità, avvicinandole all’arte con un approccio più immediato. Anche la Calabria apre le porte degli Istituti presenti sul territorio - Soprintendenze, Archivi, Biblioteche -, che

Il Premio Repaci da Viareggio in Calabria?

di Getanina Sicari Ruffo Si legge oggi in un trafiletto del Corriere della Sera dell'offerta del Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti e di Mario Caligiuri,assessore alla cultura, alla responsabile del Premio Rosanna Bettarini, per il trasferimento della sede del Premio  stesso in Calabria, dopo che il Comune di Viareggio è stato “licenziato” per inadempienza nell'esecuzione del contratto-statuto”. È auspicabile che ciò avvenga  perché Leonida Repaci  è stato un grande scrittore calabrese di Palmi, trapiantato a nord, molto legato alla sua terra, che vedrebbe così ripristinata idealmente la sua presenza ed onorato il suo nome. Senza contare poi che, per un giusto equilibrio delle parti,  starebbe bene a sud un premio conosciutissimo e prestigioso per rendere meno isolata la regione e per  sollecitarne le riposte risorse culturali.

Berlusconi: l’indecenza del beffeggiamento dei Tribunali e la “pancia” degli Italiani

di Franco Pedatella (dal suo Blog personale francopedatella.com ) È veramente indecente, non solo vergognoso, verrebbe da dire inenarrabile, quello che sta facendo il Presidente del Consiglio italiano dinanzi al Tribunale di Milano. Colui che con la sua stessa persona e per la sua stessa presenza dovrebbe esaltare il senso delle Istituzioni e le Istituzioni medesime, le beffeggia con fare da Pulcinella e si comporta da teatrante di vile valore, tentando di capovolgere, con quella che egli chiama “la piazza”, il sacro palazzo dello Stato. Non si era mai giunti prima d’ora a questo stato, in nessun Paese del mondo un rappresentante delle Istituzioni ha mai fatto qualcosa del genere.