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Cozzo Piano Grande aperto al pubblico. Secondo tassello, dopo l'Antiquarium, dell'offerta archeologica serrese

SERRA D'AIELLO (CS), 31 agosto '09 – Su Cozzo Piano Grande, dove sono visibili le vestigia di un abitato del IV secolo a.C., si respira entusiasmo per il secondo importante tassello che congiuntamente ed ognuno per il proprio ruolo, il gruppo Alybas, il comune di Serra, la Soprintendenza archeologica per la Calabria e, la regione Calabria e la Comunità Europea per le risorse erogate, hanno aggiunto alla buona politica di valorizzazione archeologica, culturale e turistica dell'area di Temesa, mitica città menzionata dell'Odissea e ricordata nella Geografia di Strabone. Domenica sera, all'imbrunire, sul pianoro c'erano tanti "Temesani", soprattutto serresi, ma anche dei paesi vicini, per assistere all'inaugurazione del parco di Cozzo Piano Grande, uno dei tre siti assieme a Cozzo Carmineantonio e Chiane, dove nel corso del tempo sono stati riportati alla luce necropoli e corredi funerari di notevole interesse scientifico. La soddisfazione

Parco archeologico di Cozzo Piano Grande (Serra D'Aiello, Cs). Domenica 30 agosto l'inaugurazione

SERRA D'AIELLO – Secondo taglio di nastro per la piccola cittadina di Serra D'Aiello. Dopo l'apertura, lo scorso 25 luglio, di una nuova ala dell'Antiquarium archeologico, domenica 30 agosto toccherà al Parco di Cozzo Piano Grande, una area estesa per circa 3 ettari a 380 metri slm, che presenta - assieme agli altri siti serresi di Chiane e Cozzo Carminenatonio – interessanti e numerose testimonianze di quella mitica città cantata da Omero conosciuta come Temesa. Abbiamo avuto l'opportunità - grazie ad Alybas, l'apprezzata associazione presieduta dall'ingegnere Francesco Froio, che ha in gestione il Parco e l'Antiquarium - di ammirare in anteprima questo luogo magico denso di storia. Cozzo Piano Grande, posto tra Imbelli ad ovest e Chiane ad est, e tra i fiumi Olivo e Ribes a Nord e Sud, a circa 3000 metri di distanza dalla linea di costa, gode di una particolare posizione panoramica da cui esercitare il controllo di una lunga fasci

Il ricordo del poeta Francesco Graziano su Il Quotidiano della Calabria

Fonte Il Quotidiano della Calabria di lunedì 17 agosto '09, pag. 39 L’uscita dell’ultimo numero de ilfilorosso (il n° 46/2009), il semestrale di cultura, poesia e letteratura avviato nel 1986, annuncia nelle prime pagine una assenza importante. È quella del fondatore che una brutta malattia lo ha strappato alla vita e alla poesia, “ una sera di giugno/ gonfia del profumo dei tigli”. La morte di Francesco Graziano, avvenuta il 7 giugno scorso, in una domenica di elezioni, è passata senza la giusta attenzione mediatica. In molti hanno saputo del triste evento tempo dopo, solo all’uscita della sua rivista, diretta assieme alla moglie Gina Guarasci, e del mensile della Fondazione A. Guarasci. Eppure, “quando muore un poeta il mondo piange, maggiore è la solitudine nelle sue strade”. E Francesco Graziano, poeta lo era. Nato a Rossano (Cs) nel 1949, ha insegnato italiano e latino nei licei e ha collaborato a diverse riviste. È stato autore di saggi su Montale, Moravia, Pea, Roversi, Sa