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Giornalisti censurati e cittadini disinformati

Fonte Il Quotidiano della Calabria del 21 febbraio '09, pagg. 1 e 15 (di Franco Abruzzo*) Il diritto di manifestare il proprio pensiero - che comprende il diritto di cronaca, informazione, espressione, critica e stampa - è un diritto inviolabile secondo la nostra Costituzione e le sentenze della Corte costituzionale. Non esiste, però, la libertà di scrivere quello che si vuole. Questa libertà ha due limiti fondamentali: il rispetto della dignità della persona e il rispetto della verità sostanziale dei fatti. Non possiamo diffamare una persona, non possiamo riferire il nome di una persona violentata o il nome di un bambino coinvolto in una storia negativa tale da limitare il suo sviluppo psichico. Dobbiamo tacere il nome di chi è affetto di Aids e non possiamo pubblicare la foto di un cittadino in manette o una immagine impressionante o raccapricciante. La deontologia dei giornalisti è precisa e ricca, sostenuta anche da una giurisprudenza costante e consolid ata. Siamo figli della