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Calabria Letteraria. Ritornano le pubblicazioni dopo una pausa di quattro anni

Fonte Pagina Facebook Calabria Letteraria, rivista culturale fondata nel 1952 da Emilio Frangella a Longobardi, dopo una sofferta pausa di lavoro, lunga quattro anni, ritorna alle stampe. Un nuovo progetto culturale nato grazie alla dedizione e alla tenacia del Direttore responsabile Franco Del Buono e al coraggio e alla sensibilità degli editori Franco Arcidiaco e Antonella Cuzzocrea della casa editrice Città del Sole Edizioni di Reggio Calabria. Come afferma nel suo editoriale il Direttore Franco Del Buono, Calabria Letteraria “ritorna alla luce per continuare ad esprimere il suo impegno di passione e di amore per la sua terra, per le sue tradizioni, per contribuire a dipanare i propri secolari affanni, le proprie ansie a dare più voce alla speranza di un futuro costruito con il respiro del cuore e della ragione”.

Trentanni anni della rivista di cultura "Ilfilorosso". Le celebrazioni a dicembre

[ Fonte Comune di Cosenza ] 30 anni al servizio della cultura e soprattutto della promozione della ricerca poetica. Un impegno profuso a piene mani dando spazio a chi non sempre trova terreno fertile per comunicare e pubblicare, attraverso i versi, le proprie emozioni e i propri stati d'animo. E tutto questo senza alzare steccati, ma con la logica dell'open space perché una chance, in campo letterario, quando si hanno le carte in regola, non si nega a nessuno. E' stata questa la filosofia che ha animato dal 1986, anno della sua fondazione, la rivista culturale “Ilfilorosso”, ideata da Francesco Graziano ( nella foto ) con Luigina Guarasci e Vincenzo Stancati. Col tempo la rivista è cresciuta, sviluppando significativi rapporti di collaborazione con altri gruppi culturali, italiani ed internazionali, e dando vita anche ad una piccola casa editrice e soprattutto ad un'associazione di cui oggi è Presidente proprio Luigina Guarasci, già dirigente scolastica nella scuola

La crisi della civiltà di massa e della società aperta a proposito delle elezioni americane

di  Carmelina Sicari  - direttrice  Calabria Sconosciuta Si consuma sotto gli occhi di tutti una duplice drammatica crisi, quella della società di massa che diviene uno dei pericoli più drammatici per la democrazie occidentali e l'altra non meno drammatica della società aperta. Penso, non senza commozione, al testo fondamentale per la mia generazione de La società aperta ed i suoi nemici di Popper. Lì era rappresentata con orgoglio la società aperta ed i i cui nemici erano i cosiddetti pensatori forti: Platone e gli altri tra cui Marx con i loro modelli chiusi. La società di massa vista profeticamente da Ortega y Gasset agli inizi del Novecento, era poi quella da cui era nato il nazismo. Una società che da carne divorava lo scheletro. Immagine suggestiva ed efficace quanto mai attuale. Perché? Perché sono entrate in crisi entrambe le civiltà come si vede alle ultime elezioni americane? Perché la politica degradata a mero arricchimento si è inserita nel vasto movimento

Libri. "Un germoglio tra le sbarre" di Angelica Pedatella e Paolo Paparella, presentazione in Senato il 16 novembre