La fantasia
alvariana ristruttura il mondo in maniera molto diversa dalla realtà.
C'è naturalmente l'influsso di Orwell e del suo “1984”. La
regione in cui è caduto Belmoro è campestre ed ha per capitale
Magnitudo, uno Stato che
aveva il privilegio di ospitare, difendere e proteggere la gente
povera e sofferente di tutti i paesi del mondo che ormai erano per
definizione felici e si erano coalizzati in una federazione detta
dell'Ordine Mondiale Igiene e Bellezza o Opera Mundi.
Dove
vive inizialmente Belmoro c'è traffico di mendicità, vendita di
bambini e di donne, contrabbando di droghe e di ritrovati atomici.
Egli stesso è tenuto in condizione servile e non parla tanto da
essere considerato muto.
L'Opera
Mondiale non tollerava nessun infelice nel suo territorio ed
espelleva ognuno avviandolo verso Magnitudo o Lipona. A Magnitudo
c'era l'Ordine mondiale dei Malvagi che aveva il compito di
perseguitare i poveri ed i sofferenti. Chiunque in quella capitale
poteva ucciderli e travolgerli sotto le rapide vetture. Energeiton
era invece la capitale dell'Opera Mundi. “Là
le leggi consentono alle donne che si votano alla sterilità, come
pure agli uomini, un'unione legittima fra persone dello stesso
sesso”. Altri
mondi erano Vergins, Pomaren dove esisteva la fabbrica dei
sottouomini, creati dalla federazione Scientifica.
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