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#dilloinitaliano. Una petizione per invitare il governo italiano, le amministrazioni pubbliche, i media, le imprese a parlare un po’ di più in italiano

Leggi la petizione di Annamaria Testa su Change.org


Aggiornamento del 10 marzo

L’Accademia della Crusca – lo scrive il suo Presidente –accoglie il nostro invito a farsi portavoce e autorevole testimone della richiesta collettiva e amplissima di privilegiare, ove possibile, l’impiego di termini italiani nelle leggi, negli articoli dei giornali, nella comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni e delle imprese. 

È il sostegno di tutti noi a dare visibilità, importanza, forza e positiva energia a questa istanza che, peraltro, già nel momento in cui è stata resa pubblica ha raccolto un grande consenso da parte di tutti i mezzi di comunicazione. 

Qui la rassegna-stampa. È così ampia che è stato necessario dividerla in tre parti: 


C’è un’ulteriore buona notizia: a seguito di questa petizione, nei prossimi mesi l’Accademia della Crusca lancerà, sul tema dei forestierismi, un’iniziativa di condivisione in rete innovativa e del tutto inedita. Qui e di seguito la lettera inviata dal Presidente Marazzini. A tutti voi, mille e mille e mille volte grazie. 

Annamaria Testa via Change.org

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Cari Sottoscrittori della petizione,

sono il Presidente dell'Accademia della Crusca. So che si sono ormai quasi raggiunte le 70.000 firme. Vi ringrazio per l’attenzione che avete dimostrato alle questioni che riguardano la nostra lingua e per la fiducia riposta nell’Accademia della Crusca. Ringrazio anche Annamaria Testa per aver lanciato efficacemente una petizione che ha raccolto consensi così ampi e importanti. 

Tutte le vostre firme sono già idealmente sul mio tavolo, o meglio sul tavolo del Direttivo” dell’Accademia della Crusca, l’organo che ne assicura il funzionamento, assieme al Collegio di tutti gli Accademici (che però si riunisce solo due o tre volte l’anno, mentre il Direttivo viene convocato tutti i mesi, come un Consiglio di Amministrazione, per intenderci). 

Posso preannunciare quello che farò in quanto Presidente. Intendo accogliere le istanze espresse dalla petizione “Un intervento per la lingua italiana”. 

Non vogliamo fare la guerra all’inglese, ma vogliamo rammentare ai parlanti italiani che in molti casi esistono parole italiane utilizzabili, comode e trasparenti. Vogliamo provare a proporle a tutti come possibile alternativa, per promuovere la grande ricchezza lessicale ed espressiva della nostra lingua. 

Quando Annamaria Testa è venuta a Firenze per presentarci la petizione, abbiamo insieme immaginato un’iniziativa concreta, che può aprire una nuova prospettiva di partecipazione. 

Il Direttivo si riunisce nei prossimi giorni: se non porrà ostacoli, progetteremo un sito Internet di facile accesso e consultazione, per aiutare tutti a orientarsi tra vecchie e nuove parole straniere entrate nel nostro lessico, per capire quali sono i significati, gli usi, le alternative valide e possibili. 

In questo sito potranno anche trovare posto segnalazioni, suggerimenti, commenti e contributi che vengono da voi. Non si tratta infatti di imporre delle scelte, ma di cercare il consenso largo e la partecipazione attiva degli italiani e di tutti coloro che amano la nostra lingua. Vogliamo far partire al più presto questo sito. 

Contiamo anche di organizzare un “Osservatorio sui neologismi incipienti” a cui parteciperanno varie forze e organizzazioni che si sono ritrovate a Firenze nei giorni 23 e 24 febbraio 2015 (Coscienza Svizzera, Società Dante Alighieri, Accademia della Crusca, ecc.). 

In questo caso si tratta di compiere una verifica internazionale sulla circolazione di neologismi e anglicismi, verificando la possibilità di rimpiazzo in un continuo dialogo con i legislatori e con tutti gli interlocutori istituzionali e professionali. 

Inoltre l’ufficio Consulenza dell’Accademia lavora già a pieno ritmo, molte volte discutendo proprio di forestierismi (a proposito: vi invito ad andare a vedere il nostro sito: http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica). 

Il Direttivo stabilirà anche i modi più opportuni per sollecitare Governo, Pubbliche Amministrazioni, media e imprese a un più consapevole uso della lingua italiana. 

La visibilità e il consenso ottenuti dalla petizione che avete firmato hanno, di fatto, già acceso su questo tema un’attenzione che manterremo viva. 

Questo non è che l’inizio. Altre idee matureranno via via. 
Vi saluto con viva cordialità, 
Claudio Marazzini 
Presidente dell'Accademia della Crusca 

9.3.2015


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