Giorni
scorsi, tra le valanghe di disgrazie, alluvioni ed occupazioni
inquietanti di case che sembrava non dovessero più finire, mi ha
sorpreso una piccola notizia economica, buttata lì per caso, una
delle tante a cui si deve appena uno sguardo, prima d'immergersi nel
magone che ti torna a prendere, senza darti pace, quando apprendi
della scena quotidiana. L'articolo titolava: “Un
laboratorio al via per
tutti quelli che credono si possa crescere anche nelle avversità”.
Mi
sono stropicciata gli occhi, perchè pensavo ad uno scherzo. Ma,
guarda, quando nessuno ci crede più! Chi era che pensava di crescere
contro tutte le avversità e di riuscirci? Ho letto bene fino in
fondo. Mi veniva da ridere, ma non era uno scherzo. Il giornalista
esordiva: La
crisi è una ricchezza. Quello che sembra un paradosso è alla base
di una nuova filosofia che sta facendo nuovi proseliti su scala
globale ecc. ecc. Era
come se ci fosse stato scritto:
Trovato il rimedio alla morte e al dolore: non fanno più paura.
La
scoperta veniva da Foggia. Neppure se si trattasse d'una
vena d'oro. L'ha promossa il direttore generale dell'Università
Luiss Giovanni Lo Storto, presentando recentemente il suo ultimo
libro, intitolato in inglese: Iugaad
Innovation.
Non
indovinereste mai a cosa allude in italiano. Il termine arriva
dall'India e significa: Ricerca
di soluzioni innovative partendo dall'assenza di risorse. Facile
no? Come non pensarci? Funzionerà piuttosto ci chiediamo e come si
fa?
Non
si tratta d'una magia, ma d'un elementare stratagemma: inventarsi le
cose più impensate e semplici, rivestirle di termini ridondanti,
come usa oggi, e lanciarle sul mercato. Potrebbe avere molto
successo. Per esempio un piatto di lusso potrebbe divenire il comune
pancotto con erbette, pugliese, calabro che sia, fino a diventare,
sempre in inglese, per chi non lo ha mai assaggiato, una vivanda
squisita ed essere considerato una leccornia. Esitate ancora? Ma è
vero! Ci vuole solo fortuna. Al lavoro per crederci ed
all'inventiva! Una sfida aperta, certo in tempi di crisi!
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