Passa ai contenuti principali

C'erano una volta... quelle mitiche radio libere


Trent'anni fa, mese più mese meno, ad Aiello Calabro, piccolo paesino in provincia di Cosenza, iniziava l'avventura radiofonica di Radio Aiello Centrale. Alcuni ragazzi dell'epoca, era il 1984, dedicarono parte del loro tempo ad una piccola radio libera che trasmetteva sulla modulazione di frequenza 103,00.
«Ci furono tanti problemi all'inizio – ricorda Carmine Iantorno, tra i più appassionati alla nuova esperienza radiofonica - ma poi il sogno si realizzò. Diffondemmo le trasmissioni con soli 5 watts».
«Bei ricordi, e bei tempi. La sede della radio – racconta ancora Carmine - era nel quartiere Praca, e seguiva ad altre iniziative simili. Anni prima erano nate, sempre per opera di giovani e giovanissimi, Radio Aiello International (dal 1976 e anni seguenti), Punto Radio Stereo (anni a cavallo del 1980), Radio Antenna 5 (ad iniziativa di ragazzi di Cannavali, frazione di Aiello), Radio One, un po' di tempo prima di Radio Aiello Centrale, costituita poi nel 1984».
Un periodo, insomma, quello a cavallo degli anni 80, pregno di iniziative giovanili, soprattutto radiofoniche. Nel 1976, infatti, la Corte Costituzionale con la sentenza numero 202 del 28 luglio aveva sancito la legittimità delle trasmissioni radio a carattere locale dando inizio a quello che viene chiamato il periodo italiano delle radio libere. Così, anche ad Aiello Calabro nacquero delle emittenti che si potevano ascoltare nel raggio di qualche chilometro. Mitiche le trasmissioni, che ancora in molti ricordano con un pizzico di nostalgia, come «la controclassifica del Santone», che andava in onda su Punto radio stereo. (bp)

Commenti