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Temesa. Altri siti archeologici nel territorio di Serra D'Aiello (Cs)

SERRA D’AIELLO – È una zona archeologicamente ricca, quella che comprende i territori di Serra D’Aiello e dintorni. Il suolo che si calpesta può nascondere tesori del passato, che a volte vengono alla luce. D’altronde, le recenti campagne scavi, in particolar modo a Serra e Campora San Giovanni di Amantea, dove sono state rinvenute necropoli di grande interesse scientifico, ci hanno restituito rilevanti vestigia di quella che gli studiosi hanno individuato essere l’antica Temesa. Quella Temesa, con i suoi reperti, parte dei quali restaurati ed esposti nell’Antiquarium di Serra D’Aiello; con i suoi resti di un antico abitato sulla collinetta di Cozzo Piano Grande, sede del Parco archeologico.
Ora, da qualche giorno, c’è un nuovo sito “attenzionato” nei pressi dell’Olivo. È del 21 marzo scorso, l’ordinanza del comune di Serra d’Aiello, a firma del vice sindaco Fabio Innocenti, che ordina «la sospensione in forma cautelativa» di alcuni lavori di piantumazione in un fondo agricolo in località Gallo, ricadente nel comune serrese, poiché il terreno interessato dai lavori potrebbe celare emergenze archeologiche importanti.
Il provvedimento è stato emesso a seguito di una comunicazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, inviata anche ai Carabinieri del Nucleo Tutela del patrimonio culturale di Cosenza. Secondo la missiva, a quanto pare, nell’appezzamento di terreno «è stata segnalata la presenza di blocchi in arenaria e frammenti d’impasto (in particolare pareti e un’ansa di un grande contenitore) emersi a seguito di attività di messa a dimora di piante».
Per il sito in oggetto è iniziato l’iter, da parte della Soprintendenza, d’inserimento nelle aree di interesse archeologico. Effettuato pure, nella stessa giornata di venerdì scorso, un sopralluogo al quale ha partecipato il gruppo archeologico Alybas di Serra D’Aiello.

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