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Meglio tardi che mai: l'utilizzazione dei beni culturali calabresi per fini turistici

di Gaetanina Sicari Ruffo
Il primo giugno sono state inaugurate le Terme di Antonimina che sono un centro propulsore di attività curative e turistiche che coinvolge tutta la regione calabrese e la novità di quest'anno è finalmente l'utilizzazione del patrimonio culturale del territorio che da anni è trascurato.
Dalla Stampa ed in particolare da Libero Quotidiano.it si è appreso che la cerimonia di apertura delle Terme è stata all'insegna della riscoperta della Canzone medievale d'Apremont, gestita dall'Università della Calabria, dal parco d'Aspromonte stesso, dai rappresentanti della Regione che si sono impegnati ad organizzare una mostra itinerante ed a rappresentare teatralmente l'antico episodio dell'investitura di Orlando, giovane paladino, al momento della sua iniziazione di cavaliere belligerante.
La rivista “CalabriaSconosciuta” che si pubblica, fin dagli anni '80, a Reggio Calabria, diretta prima dal Dott. Polimeni  e poi dalla Prof. Carmelina Sìcari,  con svariati temi di varia umanità, intesi a valorizzare il territorio, ha pubblicato molte volte questa interessante questione, non a tutti nota, con diversi artt. fin dal 1991 (n. 49) e 2000 (n. 87) ed anche recentemente con  la presentazione di saggi, senza mai riscontrare  la giusta e dovuta attenzione.
Ora si spera che l'interessante argomentazione che pone l'Aspromonte, fin dal sec. XII, al centro della cultura  popolare, attraverso i poemi cavallereschi, (tra l'altro la Canzone suddetta ha un valore storico perché era così nota allora che  è stata cantata, sotto le mura di Reggio dai componenti della II crociata che vi transitavano), non resti più memoria cartacea, ma divenga patrimonio di tutti e sfati la brutta nomea di luogo malfamato che è stato successivamente  attribuito a questo territorio.

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