Riceviamo e diffondiamo qui di seguito, un appello per Sibari.
Sibari è scomparsa sotto milioni di metri cubi di acqua e di fango a causa di un cedimento, le cui cause devono essere ancora accertate, degli argini del fiume Crati. Le idrovore stanno ancora pompando fuori dallo scavo di Parco del Cavallo l’acqua, ma il problema più grave sarà l’enorme quantità di fango che rimarrà sulle strutture e sugli strati antichi e che dovrà essere rimossa immediatamente, prima che abbia il tempo di solidificarsi e rendere tutte le operazioni di verifica dei danni, scavo, pulizia e restauro molto difficili o, addirittura, impossibili.
Chiediamo al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Ministro della Cultura e a tutti gli Enti competenti di intervenire senza indugio per salvare le strutture antiche di un sito che è uno dei patrimoni culturali più importanti della Calabria, dell’Italia e di tutta l’umanità. Chiediamo che vengano destinati fondi e mezzi straordinari per la ripulitura, la messa in sicurezza ed il ripristino dello scavo archeologico.
Battista
Sangineto Università
della Calabria
Armando
Taliano Grasso “
Maurizio
Paoletti “
Giovanna De
Sensi Sestito “
Stefania
Mancuso “
Vito Teti “
Pier
Giovanni Guzzo già
Soprintendente della Calabria e Pompei
Giuliano
Volpe Rettore
Università di Foggia
Ciao Bruno, mi sono iscritto solo adesso al tuo blog e per questo clamoroso ritardo ti chiedo scusa. Ricordo, quando ti sei iscritto nel mio blog io, di essere andato a vedere il tuo profilo, ma non avevo trovato blog che avessero (come il mio ha) i "lettori iscritti" e allora non mi sono iscritto. Evidentemente ho sbagliato a verificare, e solo ora, per puro caso tra l'altro, me ne sono accorto. Scusami ancora Bruno, io ricambio sempre le persone che s'iscrivono al mio blog, ecchepperò hanno un blog bello. Ti saluto e ti verrò a trovare più spesso ora. Alla prossima Bruno, Matteo.
RispondiEliminaDon't worry. Grazie e buon lavoro.
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