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Elogio di Filangieri di Francesco Saverio Salfi

di Gaetanina Sicari Ruffo
Originariamente pubblicato in francese, nel 1822, viene ora riedito in lingua italiana a cura di Franco Crispini con un'introduzione di Valentina Zaffino dall'editore  Pellegrini di Cosenza.
È un saggio molto importante con un commento dell'intellettuale politico d'origine svizzera B. Constant, le cui teorie sulla Libertà degli antichi e quella dei moderni, influenzarono la Costituzione francese del 1830.
C'è in esso contenuta tutta una trasmissione del pensiero illuministico settecentesco che va dai fondatori filosofi francesi al calabrese Salfi  e che ripropone i principi fondamentali del diritto razionale distinto da quello naturale di memoria roussiana .
L'Elogio di Filangieri si compendia sulla sua opera che è La scienza della legislazione, sulla quale si educarono i rivoluzionari napoletani del 1799. L'opera era stata messa all'indice, nella sua prima parte, al suo apparire, poi fu tradotta, in francese, spagnolo, inglese, russo e svedese con grandi elogi rivolti all'autore.
Un particolare che può considerarsi di grande attualità è il riferimento  contenuto nell'introduzione  del Filangieri  sulla civiltà europea  e sulla sua sete di oro. Che il valore dominante possa divenire il denaro è visto come motivo di decadenza e si diffida dal perseguirlo a meno che non si voglia incorrere in gravi guasti.
La considerazione  appare profetica e la realtà ad essa collegata è fonte, nei nostri giorni, di drammatiche preoccupazioni.

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