Dedico questo brano a
tutti gli innamorati, perché avvertano il loro amore come sentimento che eleva
e non abbassa, perfeziona e non abbrutisce, affina e non istintualizza.
Guardino essi a questo sentimento come a momento di esaltazione della loro
umanità e non si lascino deviare da tanta, purtroppo invadente, pubblicità e
pratica di mercificazione di questo sentimento.
Franco Pedatella
Ogni parola m’esce a
mo’ di verso.
(Il poeta)
Il brano nasce da una
fusione tra la figura mitologica della Musa, ispiratrice di poesia, e l’Amore che
mi sta al fianco, che si fa a sua volta fonte ispiratrice di poesia.
L’occasione di questo accostamento è data dall’avvicinarsi della ricorrenza di
San Valentino, meglio nota come “festa degli innamorati”.
Ogni parola m’esce a
mo’ di verso
ed il discorrer fàcesi
poesia,
perché Euterpe ho al
fianco e il suon suo terso
Le piante, i fiori che
con l’occhio sfioro
si fan pulzelle e
giovani fiorenti
sí
che a mirarli godo e in cuor li onoro,
trovandoli graditi e in sé contenti,
e quello che accarezzo
a pel di dita,
sassi, aer lieve o da
umor gravato,
al tocco ho
l’impression che prenda vita
e mi sussurri all’aure
il disïato
ringraziamento, onde
faccio parte
l’Amor che al lato m’è
a spirar quest’arte.
Cleto, 13 febbraio
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