Passa ai contenuti principali

Dall'1 gennaio 2011 entra in vigore la Carta di Firenze


La Carta di Firenze entrerà in vigore l'1 gennaio”. L'annuncio è stato dato dal presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, nel corso di una conferenza stampa al termine del consiglio nazionale dell'Ordine. “Il 13 gennaio scorso – ha detto Iacopino – abbiamo convocato i presidenti degli Ordini Regionali per parlare non solo delle novità normative legate alla finanziaria, ma anche del nuovo strumento deontologico che tutelerà la dignità professionale. Un documento che ha visto il sostegno e la fattiva collaborazione di tutti gli enti di categoria, e che deve diventare uno strumento di tutela per tutti i colleghi”.

Alla conferenza stampa erano presenti anche il referente del gruppo di lavoro sul precariato Odg, Fabrizio Morviducci, coi membri del gruppo: Paolo Tomassone, Alessandro Mantovani, Massimiliano Saggese; Maurizio Bekar del gruppo Fnsi che ha partecipato ai lavori preparatori della carta; i coordinatori dei gruppi di lavoro che hanno dato il loro determinate contributo alla stesura definitiva del documento deontologico durante la manifestazione “Giornalisti e giornalismi” organizzata a Firenze proprio per redigere la carta: Nicola Chiarini (Veneto), Patrizia Tossi (Lombardia), Maria Giovanna Faiella (Lazio), Ciro Pellegrino (Campania).
La carta è uno strumento deontologico innovativo per disciplinare modelli virtuosi di collaborazione tra giornalisti e cooperazione con editori per cementare ancora la fiducia tra stampa e lettori. Normerà condotte e comportamenti che potranno diventare anche oggetto di procedimento disciplinare ordinistico o sindacale in caso di violazione.
“La carta deontologica – ha dichiarato Fabrizio Morviducci – sia uno strumento per tutti i giornalisti: contrattualizzati e non. Si sanciscono principi importanti, come la pari dignità tra colleghi e il diritto a non essere discriminati o sfruttati. Non ci fermiamo a questo, oltre alla carta (scaricabile dal sito http://precariato.odg.it), puntiamo a ulteriori strumenti di condivisione con i giornalisti italiani proprio per essere attenti ai cambiamenti sempre più repentini della nostra professione”.
“Il processo di Firenze non si esaurisce qui – ha detto Bekar – Ordine e Sindacato, ognuno per le sue competenze dovranno proseguire sulla strada intrapresa e puntare a migliorare le condizioni professionali di tutti i colleghi”.
Dall'1 gennaio dunque gli ordini regionali avranno la facoltà, o d'ufficio o su istanza di aprire procedimenti disciplinari a carico dei propri iscritti per violazione alla Carta di Firenze.

Commenti